Sono quasi 20 milioni gli utenti “falsi” (in gran parte boot) spazzati con un colpo di spugna da Instagram. Un “esilio” doveroso per allinearsi agli altri big dei social (Youtube, Facebooke Twitter) che da tempo combattono con questa piaga.
Si tratta in effetti di una questione di coerenza visto che follower e like, ma in generale il numero degli iscritti, comincia ad avere un peso economico rilevante dovuto alla pubblicità. Da qui la volontà di presentarsi agli inserzionisti con un numero quantomeno plausibile.