Intel si separa dalla divisione fonderia: una scelta strategica per fronteggiare la crisi

Intrappolata tra le forti performance della sua rivale AMD, l’assenza di una visione chiara sull’intelligenza artificiale e il successo recente dei chip ARM nei PC, Intel si trova in una situazione delicata. Tra perdite consistenti e il calo del valore delle sue azioni, l’azienda ha preso una decisione drastica: separarsi dalla sua divisione fonderia.

Una scelta storica per Intel

Dopo mesi di speculazioni, è ufficiale: Intel ha deciso di separarsi dalla sua divisione fonderia, responsabile della produzione interna di processori e, dal 2021, anche delle commesse esterne. Questa decisione senza precedenti mira a fronteggiare le perdite considerevoli accumulate negli ultimi mesi e a rassicurare gli investitori sul futuro dell’azienda.

Intel Foundry diventerà quindi una filiale indipendente, separata da Intel, come confermato da Pat Gelsinger, amministratore delegato del gruppo. Questa mossa segnerà una “separazione e indipendenza più netta”, con conseguenze significative per l’organizzazione e la gestione dell’azienda.

Pausa nei progetti Europei e tagli strategici

La riorganizzazione della fonderia di Intel comporterà anche una serie di tagli. In particolare, verranno sospesi per due anni i progetti di nuove fabbriche in Polonia e Germania, mentre gli impianti previsti negli Stati Uniti, in Arizona, Nuovo Messico, Ohio e Oregon, continueranno senza interruzioni. Secondo quanto riportato da The Verge, queste strutture sono fondamentali per il futuro dell’azienda.

Un altro aspetto rilevante riguarda la riduzione della partecipazione di Intel in Altera, azienda acquisita nel 2015 e specializzata in chip programmabili. Intel prevede inoltre di ridurre la sua presenza immobiliare globale di circa due terzi, una misura che contribuirà a ridurre i costi operativi.

Questi tagli si aggiungono a decisioni altrettanto difficili già prese in precedenza. Ad agosto, Intel ha annunciato la riduzione di 15.000 posizioni, e ora ha comunicato di essere a metà del processo. Parallelamente, l’azienda conta sul sostegno finanziario del governo statunitense, che ha garantito fino a 3 miliardi di dollari per lo sviluppo di chip destinati all’esercito.

La trasformazione di Intel

In un discorso sul futuro dell’azienda, Pat Gelsinger ha definito questa separazione dalla fonderia come “la trasformazione più significativa di Intel negli ultimi quarant’anni”. Gelsinger ha paragonato questa scelta al passaggio che Intel fece quando si spostò dalla produzione di memorie a quella di microprocessori, sottolineando la portata di questa riorganizzazione.

Nonostante i recenti problemi di stabilità dei processori Core di 13a e 14a generazione e le perdite operative di quasi 7 miliardi di dollari registrate nel 2023, Intel è determinata a ricostruirsi. Secondo Gelsinger, queste decisioni contribuiranno a rafforzare l’azienda per i decenni a venire, dando vita a una Intel più competitiva e adattata alle nuove sfide del mercato.

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.