Mandati, richieste e autorizzazioni. Niente di tutto questo è necessario per accedere alle telefonate e ai dati privati delle persone. L’accusa arriva da Vodafone, operatore di telefonia presente in ben 29 paesi tra cui l’Italia, che esce allo scoperto è afferma che in ben sei Paesi, i governi continuano a servirsi, senza permesso, dei tabulati e dei registri dei propri clienti.
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Per una volta l’Italia si riscopre campione di legalità: sono state infatti ben 605.601 le richieste inoltrate dalle autorità italiane per accedere ai tabulati e ben 140.557 quelle per le intercettazioni legali. Certo, non fa piacere essere il Paese più intercettato ma almeno, tutto viene fatto secondo protocollo di legge.