Io, Robotto – Automi da compagnia” (alla Fabbrica del vapore di Milano dal 1 ottobre al 19 gennaio) è la prima mostra al mondo guidata dall’intelligenza artificiale. Ad accompagnare il visitatore lungo il percorso espositivo e a rispondere alle domande sulla mostra è infatti la voce femminile di Alexa, il servizio vocale di Amazon programmata per conoscere ogni contenuto della mostra. Per “Io, Robotto” Alexa è un cicerone contemporaneo che guida le persone intrattenendole e offrendo descrizioni, storia, curiosità dei Robot in mostra e molto altro. Tutti coloro che vogliono avere informazioni sulle opere in esposizione possono utilizzare l’espressione “Alexa, chiedi alla guida…” o “Alexa, spiega questa stanza” per ascoltare una descrizione dell’ambiente in cui si trovano.
Ma è anche molto di più…
Io, Robotto, è la storia della macchina che aspira a diventare uomo, (non a caso il primo robot della mostra è il Pinocchio di Collodi), l’automa che prende coscienza di sé. Senza contare che i robot fanno parte della storia dell’umanità e ne sono influenzati costantemente. Go Nagai, creatore dei celebri Goldrake e Mazinga, nasce infatti nel 1946, un mese dopo il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki. Un evento che segna la sua vita. Non è un caso se i suoi robot vengono alimentati proprio dall’energia atomica. Il nome Mazinga deriva infatti dai caratteri Kanji (sinogrammi cinesi utilizzati dai giapponesi) “Ma” (demone) e “Jin” (Dio) GO!. Perché un potere del genere può trasformarti, a seconda di come viene utilizzato, in un demone o in un Dio.
Da non perdere
Insomma, una mostra da non perdere per tanti motivi, comprese le curiosità sviscerate da Massimo Triulzi, collega e curatore della mostra, anche all’interno del suo libro: Io, Robotto… Automi da compagnia. L’allestimento è suddiviso in 17 differenti aree tematiche distribuite su 1.500 metri quadri. Ognuna di queste è funzionale per scandire la storia della robotica da compagnia nelle sue tappe più significative e nei suoi traguardi, dal passato sino al futuro, passando per il presente. Dagli automi meccanici sino ai chip quantici, a raccontare l’evoluzione del robot nella sua identità estetica e nelle sue funzioni, tra realtà e immaginario collettivo. In un percorso che inizia tra storia e mitologia, la mostra Io, Robotto spazia dai robot di latta con carica a molla sino ai più celebri robot del cinema, quelli degli anime giapponesi, dinosauri da compagnia, robot musicali, cuccioli robot e Furby, animatroni e androidi, sino ad arrivare agli albori del futuro: gli automi connessi e le Intelligenze Artificiali.
Ogni opera raccolta in questa eterogenea collezione ha una sua propria storia da raccontare, come pietra miliare nella storia della robotica, selezionata per la sua rarità o semplicemente in qualità di oggetto iconico, evocativa fonte di ricordi e sorrisi per il visitatore.