Da Wall Street alle Borse europee il contagio sui ribassi dei titoli tecnologici continua anche questa mattina. Ieri Apple ha perso il 2,5% in seguito alle voci, citate dall’Economic Daily di Taiwan, di vendite deboli da parte dell’iPhone X, il top di gamma dell’azienda di Cupertino.
Cominciano infatti ad essere parecchi gli analisti che segnalano una revisione al ribasso delle stime di vendita dell’iPhone X nel primo trimestre 2018.
Zhang Bin, analista di Sinolink Securities Co., ritiene che dopo la prima ondata di vendite il mercato di iPhone X si fermerà a causa del prezzo troppo alto: le unità vendute potrebbero essere meno di 35 milioni (rispetto all’attesa di 50 milioni).
Ancora più pessimistiche le previsioni di JL Warren Capital LLC: 25 milioni i dispositivi previsti nel primo trimestre del 2018. L’istituto di analisi va oltre e, oltre che sul prezzo troppo alto dello smartphone, punta il dito sull’insufficiente innovazione tecnologica del nuovo top di gamma.
Tali notizie hanno influito negativamente anche su altri attori che fanno parte della catena produttiva del Melafonino. STMicroelectronics, ad esempio, ha fatto segnare un calo del 2,37%.
Giù anche Dialog Semiconductors e Infineon (quotate a Francoforte). Il gruppo italo-francese è tra i fornitori dei componenti delle fotocamere 3D montate sull’iPhone X.