iPhone XS Max e iPhone 6s Plus diventano vintage: cosa significa per gli utenti

Apple ha recentemente aggiornato la sua lista di prodotti, riconoscendo l’iPhone XS Max e l’iPhone 6s Plus come dispositivi ‘vintage’. Questo è un passaggio significativo nel ciclo di vita di un prodotto Apple, che indica che sono trascorsi più di cinque anni dalla loro vendita come nuovi.

Secondo le politiche dell’azienda, un dispositivo diventa vintage quando non è più in produzione da un periodo di tempo definito. In questo caso, l’iPhone XS Max, lanciato nel 2018, e l’iPhone 6s Plus, lanciato nel 2015, rientrano in questa categoria.

La designazione di ‘vintage’ implica che, mentre alcune riparazioni e parti di ricambio potrebbero ancora essere disponibili attraverso Apple e i centri di assistenza autorizzati, l’accesso non è garantito. Gli utenti possono ritrovarsi nella posizione di dover cercare supporto solamente se i pezzi sono ancora disponibili in magazzino. È importante notare che l’iPhone 6s Plus con 32GB di memoria è già stato elevato allo status di ‘obsoleto’, indicando che supporto e parti non sono più disponibili, a meno che non si tratti di eccezioni specifiche.

Queste distinzioni non riguardano solo gli iPhone; altri dispositivi Apple seguono lo stesso ciclo. Avere un dispositivo in fase vintage o obsoleta può limitarne l’uso esperienziale e pratico, poiché la mancanza di accesso a riparazioni o aggiornamenti può spingere gli utenti a considerare l’acquisto di un nuovo modello.

Il termine ‘obsoleto’, invece, viene applicato quando un dispositivo non è più in produzione da oltre sette anni, escludendo talune eccezioni, come nel caso di alcune macchine Mac che possono ricevere sostituzioni della batteria per un ulteriore periodo di tempo. Pertanto, per chi possiede un iPhone con uno status simile, è consigliato prendere in considerazione un possibile upgrade e valutare come la definizione di vintage o obsoleto possa influenzare la funzionalità e le prestazioni del dispositivo.

La transizione da vintage a obsoleto

La classificazione di un dispositivo come ‘vintage’ da parte di Apple rappresenta solo uno dei vari stadi nel ciclo di vita dei prodotti, ma può rapidamente trasformarsi nello status di ‘obsoleto’. Un dispositivo diventa obsoleto dopo un periodo di sette anni dalla sua ultima vendita. Questo passaggio ha implicazioni importanti per i proprietari di dispositivi Apple, in quanto segna il momento in cui il supporto ufficiale, inclusi riparazioni e parti, viene interrotto in modo definitivo.

Per esempio, nel caso dell’iPhone 6s Plus, alcune varianti hanno già ottenuto questo status di obsolescenza, il che significa che gli utenti non potranno più richiedere assistenza ufficiale da Apple. Nessuna parte di ricambio potrà essere ordinata, e le opzioni di riparazione saranno limitate al mercato secondario o a tecnici non autorizzati. È una realtà pragmatica che spinge a prendere decisioni più rapide per quanto riguarda l’upgrade del dispositivo, contribuendo a evitare spiacevoli sorprese legate a malfunzionamenti o danni.

In sostanza, la transizione da vintage a obsoleto funge da avviso per gli utenti, ed evidenzia l’importanza di considerare l’investimento in un nuovo dispositivo prima che il supporto diventi inaccessibile. La pianificazione di un eventuale upgrade diventa cruciale non solo per garantire l’accesso a tecnologie più recenti, ma anche per mantenere la possibilità di ricevere assistenza e aggiornamenti software, elementi essenziali per un’esperienza utente ottimale.

È interessante notare che, nonostante la transizione in vari dispositivi, Apple continua a offire alcune eccezioni, in particolare per determinati modelli di MacBook, che possono beneficiare di sostituzioni della batteria fino a dieci anni dopo la vendita come nuovi. Tuttavia, per la maggior parte degli altri prodotti, è fondamentale tenere sotto controllo il ciclo di vita e la disponibilità di supporto, per evitare un impatto negativo sulla funzionalità del proprio dispositivo.

Altri prodotti Apple in status vintage e obsoleto

Recentemente, Apple ha ampliato la sua lista di prodotti vintage e obsoleti, che non comprende solo smartphone, ma include anche una varietà di dispositivi. I modelli di Apple Watch, ad esempio, non sono immuni a questa categorizzazione. Recentemente, l’Apple Watch Series 2, sia nelle versioni in alluminio che in acciaio inox, è stato designato come obsoleto. Questo segnala una nuova fase nel ciclo di vita di questi dispositivi indossabili, evidenziando che sono trascorsi più di sette anni dalla loro commercializzazione.

Per tutti i dispositivi che raggiungono lo status vintage, si mantiene una certa possibilità di supporto, almeno inizialmente. Tuttavia, nel caso di prodotti obsoleti, ogni supporto ufficiale da parte di Apple cessa. Nel caso dell’Apple Watch Series 2, i proprietari ora devono navigare in un mercato di servizi di riparazione indipendenti, data l’impossibilità di ordinare nuovi pezzi presso Apple o attraverso centri autorizzati.

Inoltre, anche altre categorie di prodotti, come alcuni modelli di Mac, rientrano in questa lista di obsolescenza. È utile per i consumatori rimanere informati sulle linee temporali di queste designazioni, poiché le implicazioni relative alla manutenzione e all’accessibilità delle riparazioni possono variare notevolmente. Ad esempio, una certa serie di MacBook è ancora idonea per sostituzioni della batteria fino a dieci anni dopo la loro ultima vendita; un vantaggio non comune per la maggior parte degli altri prodotti Apple.

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