Dietro l’iSIM ci sono grandi gruppi di telecomunicazioni, ma anche aziende internazionali come Vodafone, Qualcomm e Thales. Questo nuovo format risponde alle specifiche della GSMA, l’associazione responsabile dell’istituzione e della promozione della telefonia mobile nel mondo.
Quali sono i vantaggi?
L’eSIM ha fatto una timida svolta in Italia. Innanzitutto, anche se il formato è supportato da Apple, Google o Samsung, il supporto degli operatori mobili dipende da molti parametri. Ciò significa che solo perché hai uno smartphone compatibile con eSIM non significa che puoi avere una eSIM sul tuo piano mobile. Nonostante tutto, si stima che l’eSIM continuerà a svilupparsi. Tuttavia, l’iSIM va oltre in termini di integrazione.
Essendo integrato direttamente nel chip dispositivo del connesso, il SoC (Snapdragon, Exynos, ecc.), l’iSIM potrà quindi sfruttare anche le capacità avanzate della CPU o NPU, come la sua capacità di calcolo, la sua velocità, il suo consumo energetico…questo permette una migliore compatibilità, un minor consumo di energia, soprattutto ma una maggiore sicurezza del materiale. Un vantaggio altro è che libererà spazio sulla scheda madre per nuove funzionalità e un design del dispositivo più compatto.
Inoltre, l’iSIM ha l’opportunità di essere supportata molto più ampiamente, perché questo formato è standardizzato e riconosciuto dalle organizzazioni industriali (GSMA, 3GPP, Trusted Connectivity Alliance, ETSI, Eurosmart, ecc.). Si noti inoltre che l’iSIM è soggetto agli stessi test di interoperabilità dell’eSIM, questo accelererà il suo supporto. In particolare, l’iSIM è validata con l’infrastruttura eSIM degli operatori di rete mobile (profili, piattaforme di gestione eSIM). L’idea alla base è quella di poter cambiare operatore senza dover attendere la ricezione di una SIM fisica.
Quando potremmo beneficiarne?
I test sono già stati effettuati su un Samsung Galaxy Z Flip 3 5G. La particolarità di questo dispositivo è che il suo processore Qualcomm Snapdragon 888 5G incorpora una SPU (Secure Processing Unit) che consente di passare ad una iSIM. Questa SPU integra il sistema operativo Thales iSIM, una delle aziende incaricate di sviluppare questo nuovo formato.
Ad oggi, non sappiamo ancora quando vedremo i primi dispositivi abilitati per iSIM. Ma visti i vantaggi che offre e la facilità di implementazione nell’infrastruttura di cui dispongono già gli operatori mobili, non è escluso che sentiremo parlare di iSIM molto presto.
Alex Froment-Curtil, chief commercial officer, Vodafone, ha detto: “Il nostro obiettivo è quello di creare un mondo in cui ogni dispositivo si connette in modo semplice e senza soluzione di continuità, e il cliente ha il controllo completo. La iSim, combinata con la nostra piattaforma di gestione remota, è un passo importante in questa direzione, permettendo ai dispositivi di essere connessi senza una sim fisica o un chip dedicato, rendendo la connettività a molti oggetti una realtà”.