Mentre il presidente Trump sta cercando di convincere ByteDance a vendere TikTok a una società americana con Microsoft in pole position, la Cina promette di opporsi e mettere i bastoni tra le ruote.
Un editoriale pubblicato oggi sul China Daily afferma che: “Dopo aver promesso di vietare la popolare app negli Stati Uniti lo scorso venerdì, il presidente degli Stati Uniti sta valutando i vantaggi di consentire a Microsoft di acquistare la società”
Una situazione di stallo che altro non è che una tattica impiegata dell’amministrazione Trump durante le trattative commerciali con la Cina.
L’editoriale sottolinea anche che il caso di TikTok ci ha mostrato che “non importa quanto infondate siano le affermazioni, fintanto che rimarranno una società cinese saranno presentate come una minaccia rossa”.
Nulla di più vero, sia per TikTok, sia per Huawei, l’altra società che negli Stati Uniti è stata bandita dal mercato affermando che la stessa è gestita dal governo cinese e utilizzata per spiare le persone. A favore di questa ipotesi però non ci sono prove tangibili. E la guerra continua…
Per ByteDance, la possibilità di vendere TikTok, o almeno la divisione negli Stati Uniti potrebbe invece rivelarsi un salvagente economico nel caso in cui fosse vietata. L’app, infatti, è già stata bandita in India e se lo fosse anche negli Stati Uniti potrebbe rappresentare un enorme problema.
Tuttavia, la Cina si è espressa contraria alla manovra dopo le dichiarazioni del Segretario di Stato, Mike Pompeo, che di fatto “invita i potenziali acquirenti statunitensi a partecipare a un furto della tecnologia cinese”. Per tutta risposta la Cina non sembra essere intenzionata ad approvare questo “furto”.
L’editoriale conclude che esistono “molti modi per rispondere se l’amministrazione statunitense realizzasse i suoi piani di distruzione” ma la guerra digitale è ancora lunga e ricca di colpi di scena.