Secondo i dati più recenti pubblicati da Canalys, nel terzo trimestre del 2024 le spedizioni di PC dotati di capacità AI hanno raggiunto i 13,3 milioni di unità (nel secondo trimestre erano 8,8 milioni) per una quota del 20% del totale delle spedizioni di PC in questo periodo. Questi dispositivi, definiti “AI-capable”, includono desktop e notebook dotati di chipset o blocchi specifici per gestire carichi di lavoro legati all’intelligenza artificiale, come ad esempio unità di elaborazione neurale (NPU). L’aumento della disponibilità di questi PC ha comportato una crescita sequenziale del 49% in questo nuovo segmento di mercato.
Windows domina il mercato dei PC con capacità AI
Per la prima volta, i dispositivi Windows hanno costituito la maggioranza delle spedizioni di PC con capacità AI, con una quota di mercato del 53%. Questo risultato deriva principalmente dal ciclo di aggiornamento di Windows 11 e dalle nuove roadmap dei processori, elementi chiave per una maggiore diffusione dei PC con capacità AI. Tuttavia, una sfida rilevante per il settore sarà convincere i consumatori della necessità di un aggiornamento per garantire la compatibilità con i futuri casi d’uso dell’intelligenza artificiale direttamente sui dispositivi.
Progresso delle tecnologie per i PC AI-capable
Ishan Dutt, Principal Analyst di Canalys, ha evidenziato l’avanzamento delle tecnologie per i PC con capacità AI nel Q3 2024, con modelli come i Copilot+ equipaggiati con chip Snapdragon della serie X che hanno completato il loro primo trimestre di disponibilità. Inoltre, AMD ha introdotto i prodotti Ryzen AI 300 e Intel ha lanciato la sua serie Lunar Lake. Tuttavia, entrambi i fornitori di chipset x86 attendono ancora il supporto per Copilot+ da parte di Microsoft, previsto entro questo mese, per rendere pienamente operativi i propri prodotti.
Sfide nella distribuzione e adozione dei PC Copilot+
Nonostante il trend positivo, secondo Dutt rimane ancora molto da fare per convincere i partner di canale e i clienti finali sui vantaggi dei PC con capacità AI, in particolare per quanto riguarda le offerte premium come i Copilot+. Questi PC, per soddisfare i requisiti di Microsoft, devono disporre di almeno 40 TOPS (Tera Operations per Second) nell’unità NPU e altre specifiche hardware avanzate. Un sondaggio di novembre ha rivelato che il 31% dei partner di canale non prevede di vendere i PC Copilot+ nel 2025, mentre un ulteriore 34% prevede che tali dispositivi rappresenteranno meno del 10% delle vendite di PC nel prossimo anno. L’imminente fine del supporto per Windows 10, prevista entro un anno, offre tuttavia un’opportunità importante per promuovere un ampio aggiornamento dei dispositivi verso PC con capacità AI.
Crescita e strategie dei principali produttori di PC
Nel Q3, le spedizioni di PC Windows con capacità AI hanno registrato una crescita sequenziale del 93%, rappresentando il 12% di tutti i PC Windows spediti. Kieren Jessop, Analyst di Canalys, ha sottolineato che non esistono ancora differenze significative tra i principali produttori di PC Windows nella proporzione di dispositivi con capacità AI rispetto alle loro spedizioni complessive. Il successo futuro di questi produttori dipenderà da una differenziazione competitiva che vada oltre l’hardware.
HP, durante l’evento “Imagine AI” a settembre, ha sottolineato la collaborazione con sviluppatori di software indipendenti e partner per creare esperienze AI direttamente sui dispositivi. Lenovo, d’altra parte, ha concentrato la propria strategia su strumenti e agenti AI proprietari come Creator Zone, Learning Zone e Lenovo AI Now, mentre Dell punta su un ecosistema più ampio di servizi AI, estendendo l’uso dell’intelligenza artificiale a un livello più olistico.
Apple si distingue con un approccio strategico unico, sfruttando l’ecosistema integrato dei propri dispositivi. Secondo Jessop, Apple non mira a competere direttamente con le suite di produttività di Microsoft, come Copilot Pro per Microsoft 365, compatibile con macOS, ma preferisce focalizzare la propria differenziazione a livello hardware e del sistema operativo. Questa strategia mira a conquistare una quota di mercato maggiore, in particolare durante il ciclo di aggiornamento in corso, rafforzando la sua posizione rispetto ai produttori OEM Windows.