La tecnologia è la nostra memoria

Chi meglio di Kingston Technology, il principale produttore di memorie al mondo, avrebbe potuto condurre un sondaggio per capire a che livello si trova la memoria degli italiani? La ricerca ha dato risultati piuttosto interessanti.

In un Paese in cui 45 milioni di persone hanno uno smartphone, il gesto di annotare i numeri di telefono sull’agenda sembra davvero preistoria. Infatti, il 44% degli intervistati dichiara di non considerare nemmeno l’ipotesi di memorizzare i numeri di telefono dal momento che può fare affidamento sulla rubrica dei contatti del cellulare. Per fortuna, si salva ancora un buon 54% che ricorda almeno qualche numero tra i più importanti.

La tecnologia ci “salva” anche quando è il momento di fare gli auguri ad amici e parenti: l’app di Facebook evita brutte figure con i propri cari al 63% degli intervistati, segnalando tramite notifica sul proprio profilo il compleanno dei propri contatti. Anche di fronte a operazioni di calcolo veloci, la maggioranza (43%) si affida alla tecnologia appellandosi all’infallibile app del telefono, che in un batter di ciglio fornisce il risultato esatto e senza margini di errore. Il 38%, invece, dichiara di non avere problemi a fare addizioni e sottrazioni a mente.

E dopo la matematica, Kingston Technology ha cercato di scoprire come ce la caviamo nel Bel Paese con la storia. Di fronte a domande a bruciapelo su date e momenti storici di rilievo, il 48% ammette di non esitare… a fiondarsi sul Web per cercare la risposta corretta. Possiamo contare – forse – su quel 29% che probabilmente, ai tempi della scuola, alzava la mano per primo e rispondeva alla professoressa senza indugio.

Tra carte di credito, tessere fedeltà, account per i più improbabili dei profili, siamo sommersi da dati di accesso, password e pin. Il 62% ha memorizzato solo alcune di quelle che utilizza più spesso, mentre solo il 31% le ricorda praticamente tutte. Per fortuna, solo il 7% cade nell’errore di salvare queste informazioni strettamente confidenziali sul proprio telefonino. Infine, Kingston con il sondaggio ha scoperto che al volante, un 44%, forse con poco senso dell’orientamento e memoria, non può più fare a meno del navigatore, mentre in cucina, il 75% di chi si diletta ai fornelli non si sforza di ricordare le ricette ma segue pedissequamente le indicazioni dei migliaia di blog presenti in rete.

“La maggior parte delle persone si lamenta di avere una pessima memoria, ma molto spesso questo accade  perché utilizziamo male uno dei mezzi più potenti di cui disponiamo: la mente. Siamo dotati di una  memoria perfetta, ma pochi sanno impiegarla al meglio”, ha dichiarato il Dott. Giovanni Sposito (esperto in formazione comportamentale e formatore presso  Egoformazione). Per sfruttare al massimo la propria memoria occorre “portare il cervello in palestra”, esattamente come si fa con il fisico. Basta imparare ad allenarsi in modo corretto.”

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Postato in Senza categoria

Raffaele Pozzi