In campo finanziario, come sappiamo bene, ci sono poche cose certe capaci di creare un paradigma duraturo. Una di queste è sicuramente la volatilità di alcuni driver e asset, tra questi abbiamo analizzato l’andamento di Bitcoin, che hanno appena concluso un trimestre complesso, ma ricco di stimoli, di dati da analizzare e sviscerare, in un momento funesto e non facile, per l’economia e la finanza mainstream.
Eppure, in un momento come questo, caratterizzato da grande incertezza e instabilità, legata sicuramente a come l’Occidente sta reagendo alla pandemia del Covid-19, il dato riguardante il Valore Bitcoin nella cornice di bilancio del primo trimestre 2020, è più che incoraggiante. Siamo naturalmente ben distanti dalle premesse che erano state fatte a cavallo tra la fine del 2019 e l’inizio di questo 2020, quando la nube nera di una nuova crisi non era stata ancora prevista, se non da qualche cigno nero, per usare un termine tecnico, caro ai broker e agli investitori di Wall Street.
Eppure oggi, dopo la news rilasciata da Wayne Chen, circa la possibilità di donare 1.200 dollari a ogni cittadino statunitense, ha fatto impennare, come era giusto che sia, l’attività di comprare bitcoin dopo questo importante stimolo economico introdotto negli States.
Parliamo di una manovra volta a dare 2.000 miliardi di dollari che è stata approvata dal Congresso, fatto che certamente avrà un effetto domino su alcuni asset che già sono entrati in una prospettiva performante positiva, per questo secondo trimestre in campo economico e finanziario. Lo stimolo è rivolto essenzialmente a chi ha perso il lavoro, motivo per cui pensare che il flusso di denaro, si possa muovere in direzione delle criptovalute, sarebbe un errore di programmazione. C’è da dire però che attualmente, spostando il focus anche sul mercato dell’Eurozona, il trend assume connotati interessanti, con un bene di rifugio, a metà strada tra il settore valutario e quello della cosiddetta tecnofinanza.
Oggi possiamo quindi vedere come sulla linea bitcoin euro ci sia stata una impennata, rispetto ai dati dello stesso periodo del 2019. Si tratta naturalmente di un prodotto dove il prezzo viene determinato dalla variabile di domanda/offerta, modalità vigente per ogni azione di trading, che è valida anche per le criptovalute. Il valore di bitcoin oggi, a differenza di altri investimenti, risente in misura inferiore della situazione attuale, visto che è stato già etichettato come un bene di rifugio, specialmente se paragonato con materie prime o chiaramente il mercato valutario tradizionale, che sta vivendo una fase fisiologicamente tumultuosa.
Del resto anche per il bitcoin e per le altre principali criptovalute, si è concluso un trimestre nero, con casi isolati di buone performance, ma con un andazzo generale, fondamentalmente votato al ribasso. Chi ha puntato quindi su una fase di estrema volatilità per i mercati azionari attuali, ha vinto la battaglia, è vero, ma c’è da capire come oggi le azioni governative avranno effetto.
Le misure poste dalla Cina, dagli Stati Uniti e dalla BCE saranno sufficienti per far uscire l’economia globale da questo trend negativo? Chi riuscirà ad ottenere profitto in questo mercato instabile e volatile? In questo contesto la sfida di bitcoin e delle principali criptovalute è quella di trarre profitto in quanto moneta virtuale autoindulgente, come si è visto in alcuni scampoli dello scorso autunno, con performance positive, che pochi investitori ed esperti avevano previsto a inizio anno.
Le premesse per assistere a un nuovo boom in ottica di bitcoin ci sono tutte, c’è da stabilire il modo e come i mercati odierni reagiranno alle ultime news che riguardano il proseguimento del lock down per arginare il Coronavirus.