LG è tornata. E questa recensione di LG G6 ne è la prova più lampante. Ha ripreso il posto che le compete nella fascia alta del mercato con un prodotto innovativo, curato e dalle prestazioni elevate, in particolare sul fronte fotografico.
LG è partita (migliorandole) dalle ottime basi del G5 e ha introdotto funzioni che incontrano davvero le abitudini di utilizzo dei consumatori. Con un display generoso ma che non penalizza l’utilizzo del G6 con una mano sola; con uno schema di fotocamere utile, perché l’ottica wide angle è ciò che serve quando si scatta. Insomma, il prodotto è riuscito, l’esperienza di utilizzo è grandiosa, la qualità LG è preservata.
L’interfaccia di LG, ossia la UX 6.0. Android 7.0 così personalizzato è reattiva in ogni contesto e persino elegante, leggera, tanto da risultare semplice e immediata fin dai primi passaggi. Si può personalizzare il tema attraverso numerose combinazioni tra icone, font e layout.
LG ha inoltre semplificato alcuni degli strumenti che appesantivano i modelli precedenti, lasciando solo il Capture+ per scrivere a mano libera sullo schermo come fosse un taccuino. A conti fatti, la UX 6.0 si rivela eccellente, per dirla tutta tra le migliori disponibili per il sistema operativo di Google.
- Display FullVision da 5.7'' con bordi sottilissimi per...
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LG G6: schermo da 5,7″ e resistenza all’acqua
La vera “chicca” offerta dal G6 è rappresentata dal pannello FullVision, capace di rinnovare l’esperienza di utilizzo degli smartphone flat. Il formato da 18:9 consente al display da 5,7” di assicurare un ingombro paragonabile, se non leggermente inferiore, a uno schermo da 5,5”. Inoltre, la diagonale particolarmente ripida ottimizza la visualizzazione dei contenuti, l’utilizzo dell’interfaccia (i tasti funzione sul display non rubano posto all’app, riprodotta per intero) e riduce al minimo la cornice, con evidenti vantaggi in fatto di estetica. Basta osservarlo per rendersi conto che il G6 è davvero bello: un design non fine a se stesso ma capace di restituire un’elevata esperienza di utilizzo perché si gestisce tutto comodamente anche con una mano. Infine, la scocca è certificata IP68, ossia è resistente a polvere e alle immersioni in acqua dolce fino a 1,5 metri per 30 minuti.
Doppia fotocamera
Il telefono ha un profilo laterale più pronunciato rispetto alla media, tuttavia questa scelta è dettata dalla volontà di conferire elevata resistenza strutturale. Non a caso il G6 è certificato Mil-Std-810G, ossia resiste a urti, shock, vibrazioni e accelerazioni verticali fino a 2 metri. Lo stesso display ha i bordi arrotondati per dissipare meglio l’energia provocata dalle cadute, quindi riducendo il rischio di rotture interne della scocca (oltre che esterne) e danni allo schermo. Gli stessi punti di attacco dell’antenna sono stati posizionati al fine di non indebolire la cornice laterale in alluminio. Infine, la scelta costruttiva di LG si è concentrata sul mantenere il dorso pressoché identico al G5, con il sensore per le impronte posizionato alla perfezione sotto al gruppo ottico delle fotocamere. Questa è la posizione ideale, perché si raggiunge con l’indice impugnando comodamente il G6. E arriviamo al punto focale. Lo schema imaging del top di gamma è improntato a quello del suo predecessore, con alcuni miglioramenti e perfezionamenti. Entrambe le fotocamere sono ora da 13 Mpixel (due Sony IMX258): una tradizionale (angolo di campo di 71 gradi, f/1.8) e un wide angle da 125 gradi e f/2.4. Quest’ultimo si attiva anche eseguendo uno zoom out dal touchscreen o usando la barra laterale. Le foto sono molto più “ampie” e comprendono una zona attiva prossima, per altezza e larghezza, al campo visivo frontale umano. Questo è lo schema ottico più interessante e originale disponibile, perché sfrutta in modo sapiente la doppia fotocamera e assicura rapidità di messa a fuoco e scatto invidiabili.
Confezione, design e qualità costruttiva
Ottima la scelta dei materiali: Corning Gorilla Glass 5 per la superficie posteriore in vetro e Glass 3 per proteggere il display. La scocca è in alluminio 6013, una lega che garantisce una buona elasticità ed elevata resistenza (per la precisione oltre il 70% in più rispetto a una scocca in alluminio tradizionale). Ottima l’impugnatura: nessun “effetto saponetta” e ottima la sensazione di solidità. Bello, infine, il design, compatto e ben curato in tutti i particolari estetici.
Display
Il vero punto di forza del G6 è rappresentato dallo schermo FullVision, che occupa circa l’80% della superficie anteriore in virtù dei bordi laterali ridotti al minimo. Per resa grafica, colori, punto di bianco e risoluzione 2K è tra i migliori pannelli oggi in commercio, se non addirittura il migliore. Merito anche della certificazione Dolby Vision e HDR10 che permette di enfatizzare la riproduzione di foto e video.
Fotocamera
Lo schema a doppia fotocamera con ottica tradizionale (71 gradi) e wide angle (125 gradi) è quello con il tasso di utilità maggiore, perché le foto “ampie” catturano gran parte dello scenario e sono davvero suggestive. Più in generale, ottima la resa fotografica: le immagini sono ben definite e con un bilanciamento dei colori realistico. Ottima la modalità manuale, perfetta per i fotografi più esigenti.
Audio e ricezione
Sul fronte telefonico, il G6 assicura una qualità superiore alla media anche rispetto alla fascia di appartenenza. Capsula auricolare e microfono consentono chiacchierate di buon livello in ogni contesto. Nell’utilizzo multimediale risalta l’uscita audio in abbinata con auricolari di buon livello: in questa configurazione, l’ascolto musicale è appagante. Lo speaker integrato è tuttavia solo nella media.
Batteria
LG G& impiega una batteria da 3.300 mAh in abbinata con lo Snapdragon 821. La batteria non teme di affrontare la giornata lavorativa, anche quando si stressano le funzioni.
Prestazioni
Per il G6 LG è andata sul sicuro scegliendo un chipset collaudato ma efficiente: lo Snapdragon 821 di Qualcomm. In un recente viaggio in Corea, dove abbiamo visitato le fabbriche dove nasce lo smartphone G6, abbiamo chiesto agli ingegneri il motivo per cui la scelta è ricaduta sull’821.
La risposta è stata semplice: offre un mix adeguato tra prestazioni ed efficienza energetica. Lo Snapdragon 821 è un quadcore con due core a 2,45 GHz e i rimanenti a 1,6 GHz che si attivano a seconda che serva più potenza di elaborazione o un risparmio energetico. La sezione grafica è affidata all’Adreno 530 (256 pipeline di elaborazione che operano a 650 MHz), perfetto per supportare le esigenze multimediali e dei videogame più recenti. Sul G6 il processore è assistito da 4 GB di Ram e 32 GB di storage (il minimo indispensabile per un top di gamma) espandibile con microSD. A impreziosire la configurazione ci ha pensato LG adottando una heat pipe per il raffreddamento della Cpu. Si tratta di un sistema di dissipazione passivo del calore attraverso una filettatura in rame che sfrutta la cornice laterale in alluminio per lo smaltimento del calore prodotto quando lo Snapdragon è a massimo regime. Il sistema funziona perché la zona posteriore non raggiunge livelli di fastidio al tocco, neppure durante lunghe sessioni di gioco.
I benchmark poco rappresentano le reali doti del G6, capace di competere ad armi pari con i modelli più blasonati. In Antutu si ottengono oltre 90mila punti ma nell’utilizzo pratico di giochi anche molto esigenti (per esempio Pes 2017 o Asphalt) si ottiene un gameplay fluido e appagante. Nella riproduzione di film si apprezzano al massimo le doti dello schermo. Insomma, il G6 è pronto a tutto.
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Il giudizio di Cellulare Magazine: LG G6
LG ha davvero stupito con un telefono che conquista per tre aspetti: display, qualità costruttiva e reparto fotografico. Android scivola velocemente sotto le dita e, inoltre, il design permette un’interazione a una mano sola, caratteristica più unica che rara con gli smartphone moderni. Il prezzo è piuttosto impegnativo ma con un po’ di ingegno e di ricerca si possono trovare offerte vantaggiose.
PRO
- Display eccellente per resa grafica e area di visualizzazione utile
- Ottima interfaccia grafica
- l sensore wide angle scatta foto “ampie” di alta qualità
CONTRO
- Processore Snapdragon 821 non di ultimissima generazione
- Speaker solo discreto
- Lo storage da 32 GB è al minimo sindacale per un top di gamma
Anche del LG G4 avete parlato benissimo e l’ho comprato. Dopo sei mesi si è rotta la prima scheda madre e qualche giorno dopo la scadenza della garanzia è andata anche la seconda. Grazie Cellulare Magazine!