I piani di LG per vendere iPhone (e altri prodotti di Apple) nei suoi negozi della catena Best Shops sono stati sospesi in seguito a una protesta da parte delle piccole e medie imprese locali. Il governo sudcoreano ha infatti una politica fortemente protettiva dei rivenditori più piccoli per impedire a giganti come Samsung e LG di vendere prodotti concorrenti nei negozi di loro proprietà.
Se ciò avvenisse, infatti, il business dei big priverebbe i negozi più piccoli di parte dell’attività, rendendoli ancora più vulnerabili di quanto già non siano a causa della pandemia. Certo anche Samsung, diretta concorrente sudcoreana di LG, aveva dimostrato di non gradire granché il piano del competitor poiché temeva che l’ampia disponibilità di iPhone avrebbe poturo minacciare la sua quota di mercato nazionale nei telefoni 5G. LG possiede infatti oltre 400 Best Shops in tutto il Paese.
L’azienda di Seul ha registrato anche alcune preoccupazioni interne. La vendita di prodotti Apple, secondo quanto sostengono alcuni manager del gruppo, rischierebbe di allontanare la manodopera e le risorse del canale di distribuzione dai prodotti LG.
Infine, non sono mancati disaccordi tra Apple e LG, ulteriori motivi per ritardare la messa in atto della nuova iniziativa. Mentre LG voleva poter vendere i mmodelli di Apple in tutti i suoi Best Shops, Cupertino spingeva per firmare un accordo che coprisse solo 200 negozi, quelli cioé che meglio soddisfacevano i requisiti richiesti da Apple in termini di grandezza e posizionamento.
LG ha già interrotto la formazione dei suoi dipendenti che si stavano preparando a vendere i prodotti Apple (inclusi iPad e Apple Watch). Per ora l’azienda definisce lo stop come una “sospensione temporanea” e non come una decisione definitiva. Non si esclude dunque che i piani possano essere nuovamente discussi fra qualche mese, quando – nel frattempo – le acque si saranno un po’ calmate.