Sigaretta elettronica

Liquidi per sigaretta elettronica: vantaggi e rischi del fai-da-te

Quando è nata, agli inizi del 2000 dalla mente di Hon Lik, la sigaretta elettronica si presentava nel suo formato più semplice: un liquido premiscelato come ricarica, che bastava inserire nell’atomizzatore per svapare. Era un metodo veloce, che non richiedeva particolari abilità, ma che aveva il grosso limite di non permettere al vaper di personalizzare i suoi liquidi per lo svapo

Da quel giorno in cui il farmacista cinese giunse alla creazione della sigaretta come rimedio per smettere di fumare, di acqua ne è passata sotto i ponti. L’invenzione ha oltrepassato i confini della Cina e ha conquistato il pubblico di tutto il mondo, grazie alla sua efficacia, alla facilità di utilizzo e alla varietà e bontà degli aromi che si potevano trovare in commercio. 

Negli USA, poi, ha letteralmente sfondato e dopo poco gli svapatori hanno sentito la necessità di poter scegliere ingredienti e concentrazioni a proprio piacimento. Seguendo le istruzioni che si trovano online, questa possibilità può essere alla portata di tutti e in assoluta sicurezza

I formati e il fai-da-te

Come abbiamo detto, il formato originario della sigaretta elettronica, cioè quella di un liquido premiscelato completo di tutte le componenti, era troppo rigido e dava una facoltà di scelta per lo svapatore troppo limitata per un pubblico così diversificato. Prima di giungere al fai-da-te, occorre fare una premessa, per esplorare le alternative che sono state proposte dai produttori e dai rivenditori di liquidi per sigarette elettroniche. I metodi scovati sono adatti a soddisfare le esigenze di molti, sia da un punto di vista di gusto che di concentrazioni delle sostanze

Più incentrato sull’aspetto del gusto e quindi sull’offerta di una maggiore varietà di aromi è la soluzione del liquido scomposto. Esso consiste essenzialmente di due flaconi: il primo, in un formato standard di 10 ml, è il liquido di base che può essere con o senza nicotina; il secondo flacone è invece un concentrato di un aroma. Lo svapatore si potrà sbizzarrire tra i numerosi gusti che vengono offerti dai negozi specializzati online e non e anche creare mix fantasiosi. In aggiunta, in questo modo anche la concentrazione dell’aroma nel liquido è a discrezione del vaper

Se poi il formato classico da 10 ml non sembra abbastanza e, comunque, ancora lascia troppo poco spazio alla creatività del vaper, l’opzione del mix and vape è la risposta giusta per queste esigenze. Il flacone, infatti, sarà più grande del normale, solitamente da 60 ml, ma riempito di base neutra solo per 50 ml. Quel che resta libero è il volume che può essere occupato dalla fantasia dello svapatore. Egli potrà inserire gli aromi o la nicotina concentrati e quindi variarne la quantità in modo tale da aggiustare con maestria le percentuali di ogni componente. Il risultato è un liquido personalizzato, per non essere mai delusi. 

Gli esperti del vaping, però, non si fermano certo qui. Negli Stati Uniti d’America è invalsa la pratica del fai-da-te che ha poco a poco sta conquistando il resto del mondo dello svapo. Ciò significa che sarà il vaper a scegliere gli ingredienti e a miscelare il proprio liquido per e-cig. Si parte dalle materie prime per elaborare il liquido di base neutro, gli aromi e aggiungere il concentrato di nicotina nella percentuale prescelta. 

I rischi 

Non vi è dubbio che il metodo del fai-da-te dia molto spazio alla fantasia e permetta di avere esattamente il tipo di liquido per sigaretta elettronica che fa al caso vostro. Tuttavia, come si è dimostrato negli Stati Uniti, possono esserci alcuni rischi connessi a questa assoluta libertà. Come si può intuire, infatti, materie prime di scarsa qualità o poco controllate rischiano di costituire un pericolo o un danno per la salute dello svapatore. Inoltre, non è facile il bilanciamento degli ingredienti, uno che sia tale da soddisfare il vaper, soprattutto i più esigenti. 

Tante, infatti, sono le variabili da tenere in considerazione per uno svapo soddisfacente. Le proporzioni relative tra le componenti della base neutra, il glicole propilenico e la glicerina vegetale, variano sia la consistenza del liquido, che può essere più o meno viscoso, che la densità del vapore e l’effetto alla gola; il mix di aromi è cosa nella produzione industriale viene fatta da esperti, dal momento in cui ci vuole una certa esperienza nel creare un sapore perfetto. 

Infine, occorre stare bene attenti alla nicotina. Soprattutto in forma concentrata, come si trova nei flaconi da aggiungersi al liquido per sigaretta elettronica, esso costituisce un grave pericolo per la salute. Se viene ingerita, la nicotina, è dannosa per l’uomo, anche solo in minime dosi. Gli effetti collaterali possono essere semplicemente nausea, vertigini, vomito, diarrea, ma può arrivare a causare anche aritmie, blocco respiratorio, coma e, in casi limite, anche la morte di chi la ingerisca in forma liquida. Si capisce come venga assolutamente consigliata estrema prudenza nel maneggiare questa sostanza, ma anche nel tipo di flacone che viene usato per contenere l’e-liquid. Le confezioni dei liquidi premiscelati o di quelli degli altri formati che si trovano in commercio hanno infatti delle chiusure ermetiche, ben sigillate, in maniera tale che il liquido non possa fuoriuscire in nessun caso. 

Per tutti i motivi che sono stati illustrati, chi si avvicina al fai-da-te per la prima volta dovrebbe   fare riferimento alle istruzioni che vengono date dai negozi e dai siti specializzati, come Terpy.it, che nel suo blog online dà delle indicazioni molto dettagliate in materia. Rimangono poi le altre alternative, con cui è vero che il vaper sacrifica un minimo della propria libertà di scelta, ma guadagna notevolmente in sicurezza, dato che tutti i produttori italiani sono sottoposti alle stringenti regole precauzionali dell’Unione Europea e del nostro ordinamento giuridico. 

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.