Come conseguenza più o meno diretta della pandemia, lo shopping online è aumentato portando a sua volta ad un aumento dei budget di marketing per gli inserzionisti. Una situazione che avvantaggia i principali colossi del digital, come Google. Martedì, la società madre del gruppo, Alphabet, ha annunciato un record nel corso degli ultimi risultati trimestrali.
Tale equilibrio, superiore alle aspettative degli analisti, è trainato in particolare dal boom dell’attività pubblicitaria online del colosso californiano. Chiaramente, la gestione della pubblicità di Google si è rivelata molto efficace negli ultimi mesi.
Come riporta Reuters, i ricavi del quarto trimestre di Alphabet sono aumentati del 32% generando l’incredibile cifra di 75,3 miliardi di dollari. Si tratta del terzo record trimestrale consecutivo per l’azienda, i cui ultimi risultati superano i 72 miliardi di dollari stimati in precedenza dagli analisti per questo stesso periodo di attività.
Philipp Schindler, direttore commerciale di Google, spiega queste cifre sulla base di due fattori sopra menzionati: da un lato, i consumatori hanno utilizzato ampiamente Google per le loro ricerche di abbigliamento e articoli per il tempo libero. D’altra parte, gli inserzionisti hanno aumentato i loro budget di marketing nei settori della vendita al dettaglio, della finanza, dell’intrattenimento e del turismo.
Inoltre, gli analisti concordano sul fatto che le entrate di Google e Alphabet dovrebbero continuare a godere di una buona crescita in futuro.
“La pandemia ha indiscutibilmente accelerato la dipendenza del mondo dalla pubblicità digitale”, ha affermato Sophie Lund-Yates, analista azionario di Hargreaves Lansdown, ad esempio. “Sedersi durante gli spot televisivi tradizionali o leggere i cartelloni pubblicitari sembra improvvisamente completamente arcaico nell’era dello streaming e della dipendenza da smartphone”, continua.
Complessivamente, per tutto il 2021, i ricavi di Alphabet sono aumentati del 41% raggiungendo la cifra (ancora record) di 258 miliardi di dollari. Apprendiamo infine, sempre da Reuters, che nel 2021 e nel 2020 l’attività pubblicitaria di Google (compreso YouTube) ha rappresentato l’81% dei ricavi di Alphabet.