L’aeroporto di Fiumicino è il primo scalo in Europa ad avere attivato una nuova misura di sorveglianza sanitaria: lo “smart helmet“. E’ questo il nome dell’innovativo casco termoscanner che misura la temperatura corporea a distanza.
Tecnologia intelligente
Inizia la Fase 2, riaprono gli aeroporti e a Fiumicino atterra una nuova misura di sicurezza ad alto tasso tecnologico: lo smart helmet. Si tratta di un termoscanner portatile a forma di casco. E’ dotato di uno schermo piatto che, grazie a una realtà virtuale incorporata all’interno e a immagini in alta risoluzione, consente all’operatore che lo indossa di misurare, fino a una distanza di 7 metri, la temperatura corporea delle persone in transito nelle aerostazioni.
Come funziona e perché è utile
L’utilità del nuovo smart helmet sta nella possibilità di rilevare in pochi attimi e a distanza di sicurezza sintomi febbrili nei passeggeri pronti a salire in aereo. Se individuate temperature superiori ai 37/37 e mezzo, l’indicazione è di allontanare il passeggere sintomatico e invitarlo a sottoporsi a controlli medici. Veloce ed efficace, il casco hi-tech rappresenta un modo in più per assicurare un ambiente sterile e sicuro. L’introduzione, avvenuta ieri all’aeroporto di Roma, primo in Europa, al momento conta 60 smart helmet. E’ prevista l’implementazione di ulteriori 30 dispositivi. Che andranno ad aggiungersi alle altre misure di sicurezza volte a proteggere i viaggiatori e gli addetti negli aeroporti, di nuovo operativi.
Non solo il casco termoscanner
L’emergenza sanitaria tutt’ora in corso sta rivoluzionando inevitabilmente tutto. Tempi, spazi, abitudini e dinamiche si adattano per andare incontro alla sicurezza sanitaria delle persone, aeroporti inclusi. Nelle aerostazioni, come in fondo in ogni realtà e tappa di ques’epidemia, la tecnologia sta giocando un ruolo centrale e continuerà a giocarlo, per esempio con l’adozione dell’app Immuni. A dimostrarlo in questo caso non solo solo i nuovi smart helmet, ma anche molte altre misure appena adottatae. Dagli strumenti per la sanificazione degli ambienti all’introduzione di nuovi monitor di servizio. Oltre a misure “più tradizionali, come la rimodulazione degli spazi necessaria per garantire il distanziamento sociale, la nuova segnaletica, l’installazione di totem informativi e di dispenser di gel igienizzante a servizio di viaggiatori e addetti aeroportuali. Come a dire, vecchio e nuovo insieme in questa lotta contro Covid-19.