La ricarica USB-C è diventata in poco tempo lo standard di ricarica non ufficiale per tutti gli smartphone premium ma non quella dei modelli più economici. Un disegno di legge in attesa di voto del Consiglio dell’UE potrebbe però rendere la ricarica USB di tipo C obbligatoria per tutti gli smartphone venduti nell’Unione europea.
Il desiderio deriva dalla direttiva sulle apparecchiature radio del 2014 che incoraggiava l’USB Type-C come standard ma non lo imponeva. Le speranze dell’UE all’epoca erano di vedere l’USB-C prendere il suo giusto posto come standard di ricarica universale. I produttori però hanno continuato a fornire risultati contrastanti, alcuni adottando l’USB-C su modelli di fascia alta ma mantenendo la ricarica micro-USB su modelli di fascia bassa.
Per garantire che l’USB-C diventi lo standard e non rimanga semplicemente un’opzione del produttore, l’UE ha elaborato una normativa. Il risultato sarà che ogni telefono, premium o ultra economico, dovrà adottare la tecnologia USB-C.
I motivi dei produttori
Gli OEM rifiutano di adottare la ricarica USB-C per una questione legata ai costi. I produttori spendono meno per la ricarica micro-USB rispetto all’USB-C, dove lo standard di ricarica superiore è più recente e richiede più spese rispetto al vecchio standard micro-USB. Lo stesso vale per la resistenza all’acqua e alla polvere. Questo è il motivo per cui alcune aziende hanno resistito all’adozione di USB-C.
I vantaggi della ricarica USB-C
Un’adozione universale USB-C faciliterebbe sicuramente i consumatori: un cavetto basterebbe per ricaricare ogni prodotto e i tempi di ricarica risulterebbero più veloci.
Il futuro
La proposta di legge dell’UE sarà votata lunedì prossimo e vi è un ampio consenso sul fatto che sarà approvata dal Consiglio dell’UE.