Un mese con Huawei Mate 40 Pro: la nostra recensione [testo e video]

Siamo ormai abituati a provare flagship Huawei che hanno raggiunto da tempo la quasi perfezione a livello hardware ed estetico. autentiche macchine da guerra ben funzionanti, con autonomie generose e soluzioni tecnologiche di ultima generazione. Smartphone equilibrati, dove il produttore è sempre riuscito a miscelare con sapienza lo stato dell’arte della tecnologia e i dettami del più moderno design.
Anche questo Mate 40 Pro non fa eccezione. Basta estrarlo dalla confezione, prenderlo fra le mani e ruotarlo per avere conferma della maniacale perfezione con il quale è stato costruito e assemblato e del suo look graffiante. Sul fronte un elegante pannello Oled da 6,7 pollici quasi privo di cornici e caratterizzato da una decisa curvatura sui bordi lunghi. Sul retro c’è l’iconico Space Ring Design, un elemento circolare all’interno del quale sono stati inseriti i tre sensori della fotocamera. Constata l’eccellenza dei materiali, la robustezza dello smartphone e la bellezza delle sue linee, non rimaneva che cominciare a testarlo. Con un approccio un po’ diverso rispetto al solito. Anche Mate 40 Pro, infatti, non offre i Google Mobile Services (GMS) ma integra i Huawei Mobile Services (HMS), a cui il produttore di Shenzhen lavora senza sosta da parecchi mesi. L’obiettivo è quello di comprendere a che punto sia giunto il percorso di sostituzione dei GMS con gli HMS e di che tipo di esperienza si fruisce nell’utilizzo quotidiano. Insomma, si può vivere senza Google in uno smartphone, soprattutto utilizzando un dispositivo di così alta gamma?

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Huawei Mate 40 Pro: il design

In un mondo in cui tutto è omologato, il Mate 40 Pro offre un design originale, con forti elementi distintivi: la curvatura dello schermo, il design delle cornici e dei pulsanti, il ritaglio a forma allungata che ospita le due fotocamere selfie, l’isola ad anello che racchiude le ottiche, così come il vetro posteriore e la sensazione che si ottiene tenendolo fra le mani.
Lo spazio di forma allungata che ospita la fotocamera frontale e il sensore per lo sblocco con riconoscimento facciale è un po’ ingombrante ed è forse uno degli aspetti meno piacevoli del design. Spicca, invece, in positivo la simmetria delle cornici superiore e inferiore, che creano un bordo davvero sottile.
Lo schermo curvo ci è piaciuto particolarmente e per più motivi: conferisce all’intera estetica del telefono personalità ed eleganza e, cosa non scontata, non viene mai ingannato da alcun tocco accidentale quando si impugna il telefono. È praticamente impossibile attivare una funzione per sbaglio. La parte posteriore dello smartphone, in vetro, offre la sensazione del metallo e non trattiene le impronte digitali in modo eccessivo. La colorazione Mystic Silver, da noi provata, offre variazioni cromatiche cangianti a seconda dell’incidenza della luce. Quanto alla qualità di costruzione e assemblaggio è difficile trovare sul mercato prodotti realizzati con tale maniacale attenzione.

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Il display

Mate 40 Pro ha un display Oled da 6,7”, con 16,7 milioni di colori, risoluzione di 1.344×2.772 pixel e densità di 456 ppi.
Lo schermo offre una frequenza di aggiornamento di 90 Hz e non di 120 Hz come alcuni dispositivi concorrenti. Ma non lasciatevi influenzare troppo dai numeri perché la percezione di fluidità di questo pannello è eccellente, anche superiore a molti concorrenti a 120 Hz. Questo dato tecnico interesserà soprattutto gli “heavy gamers” che spesso scelgono un cellulare in base al refresh rate. La leggibilità (anche sotto il sole) è ottima, così come utile la possibilità di personalizzare la temperatura del colore e la dimensione dei testi che appaiono sullo schermo. L’Always On Display della EMUI 11 è ben personalizzabile: ci sono disegni di orologi analogici e digitali, nonché una categoria “artistico” e una “graffiti”, con molte opzioni fra cui scegliere. Alcune immagini sono inoltre animate e offrono una suggestione aggiuntiva.

mate 40 pro

L’hardware di Mate 40 Pro

Il comparto tecnico di Mate 40 Pro è di prim’ordine. Lo smartphone è mosso dal processore Kirin 9000 (costruito con processo a 5 nanometri e dotato di 5G) cui si affiancano 8 GB di Ram e 256 GB di spazio di storage espandibile con NM card. Il cellulare è sempre reattivo e veloce anche se impegnato contemporaneamente in diversi compiti. Il dispositivo è impermeabile secondo lo standard IP 68, offre il supporto all’Nfc, al Bluetooth 5.2 e a tutti i principali sistemi di navigazione (Gps, Glonass, BeiDou, Galileo e NavIC).

UI Experience

C’è la Emui 11 che, nonostante il numero che la contraddistingue, è ancora basata su Android 10. Il launcher ha un app drawer ben funzionante con una schermata finale chiamata “Today” che mira a sostituire l’assenza del feed di notizie di Google. Rispetto a quest’ultimo è meno personalizzabile ma permette uno scrolling praticamente infinito con una transizione dall’ultima schermata più a sinistra perfetta per fluidità e rapidità. Le gesture funzionano in modo impeccabile: come sempre si scorre da sinistra e destra per tornare indietro, dal basso per tornare in home e dal basso con una pressione più lunga per aprire il menù delle app aperte. È possibile anche abilitare un’impostazione che consente di passare agilmente da un’app all’altra facendo scorrere il dito sulla parte più bassa dello schermo. Capitolo a parte per i servizi di Huawei, deputati a sostituire quelli di Google: in un anno il brand di Shenzhen è stato capace di lanciare app in grado di sostituire Big G all’80% circa. Uno sforzo immane: nelle ultime settimane sono arrivate le piattaforme di home banking e Petal Maps (che si aggiunge agli ottimi Here e TomTom Go, e a Google Maps che funziona perfettamente tranne la possibilità di fare log-in) per navigare. Gli scogli rimasti sono almeno un paio: se Gmail può essere ben gestita dal client mail nativo di Huawei, la stessa cosa non si può dire di YouTube e Drive.

Giudizio sulla fotocamera del Mate 40 Pro

Huawei Mate 40 Pro

Il gruppo fotocamere è composto da una Ultra Vision Camera grandangolare da 50 Megapixel (f/1.9), una 20 Megapixel ultra grandangolare (f/1.8) e un tele da 12 Megapixel con zoom ottico 5x (f/3.4). Gli scatti con luce diurna sono praticamente perfetti, con un’eccellente gamma dinamica e colori graffianti. L’impiego dell’AI (che può essere esclusa) permette di saturare ulteriormente i propri scatti. Plauso particolare alla lente ultra grandangolare che si candida a essere la migliore in circolazione: offre un alto livello di dettaglio, basso rumore e una buona nitidezza. I colori restano vividi anche se (una stranezza) leggermente differenti da quelli registrati dalla fotocamera principale. Lo stesso apprezzamento va all’ottica tele, che riesce a contenere il rumore entro soglie molto basse, con colori pastosi, realistici e con una gamma cromatica ricca. Con luci basse c’è la possibilità di utilizzare la Night Mode, anche se nel corso del nostro test siamo riusciti a ottenere risultati uguali o addirittura migliori rimanendo in modalità automatica, con un dettaglio sempre all’altezza della situazione. I selfie sono invece assicurati da una front camera da 13 Megapixel con tre diversi livelli di zoom. Anche la lente frontale assicura colori piacevoli, tonalità della pelle calde, un’ampia gamma dinamica e livelli di dettaglio eccellenti. In toto, la fotocamera del Mate 40 Pro è, per tecnologia, combinazione delle ottiche e versatilità, una delle migliori (se non la migliore) oggi disponibile in uno smartphone.

L’audio

In sintesi, eccellente durante le conversazioni, buono anche in vivavoce, grazie agli speaker stereo che riproducono musica con un sound soffice e mai metallico. Peccato manchi il jack da 3,5 mm per le cuffie.

La batteria

Solida e affidabile. L’autonomia va ben oltre la singola giornata lavorativa, pur con un utilizzo intenso (telefonate, navigazione e messaggistica) e si ricarica, con il carica batteria da 66W in confezione, in 45 minuti.

I nostri Awards a Mate 40 Pro

Mate 40 Pro ha fatto incetta dei nostri Awards 2020 (il telefono è infatti uscito alla fine dello scorso anno). Si aggiudica quattro dei nostri Award: Best Display, Best Design, Best Hi-Tech e Best Photo. I motivi sono ampiamente spiegati ne dettaglio in questa recensione e possono essere riassunti così: uno schermo Oled di eccellente qualità e ben leggibile in ogni situazione, linee eleganti e caratterizzanti, un hardware super evoluto e una fotocamera versatile in grado di realizzre scatti di altissima qualità.

Il giudizio di Cellulare Magazine: Mate 40 Pro

Difficile dare un giudizio su questo Mate 40 Pro se si parte dalla mancanza dei servizi di Google. E infatti noi abbiamo scelto di non cercarli a tutti i costi e di utilizzare tutte le alternative disponibili, scoprendo uno smartphone capace di offrire prestazioni superlative. Lo schermo è ampio, bello, leggibile anche sotto il sole e riproduce colori fedeli. La sua curvatura assicura alla sezione frontale un design piacevole e distintivo che ben si sposa con la personalità esuberante del retro con l’anello che contiene i sensori della fotocamera. Un voto particolarmente alto per tecnologia e praticità meritano: le gesture (fluide e ben funzionanti), il riconoscimento del volto (sicuro e rapido), il processore (reattivo anche nel multitasking) e la EMUI 11, che offre eccellenti possibilità di personalizzazione. La fotocamera è, come da tradizione Huawei, di livello sopraffino. Il tele periscopico riesce a tenere il rumore sempre basso, la modalità automatica a gestire in maniera quasi perfetta le basse luci, rendendo talvolta inutile l’intervento della Night Mode, mentre il grandangolo restituisce scatti incisi e realistici. Cosa chiedere di più? I servizi di Google, potrebbe dire qualcuno. E allora, riallacciandoci all’inizio della nostra riflessione, vi diciamo che non ne abbiamo sentito la mancanza e che il mix di hardware e App Gallery compensano la loro mancanza. E non è poco.

PRO

  • Ottime finiture e design originale
  • Il gruppo fotocamera è ciò che di meglio si può attualmente trovare in uno smartphone
  • Processore reattivo e veloce

CONTRO

  • Manca il jack audio stereo da 3,5 mm
  • Prezzo alto

8,5 Voto Finale