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Mercato indiano: domina Xiaomi, ma nuovi marchi si affacciamo sugli scaffali

Le prime settimane dell’anno rappresentano da sempre un importante momento di bilancio. I dati di vendita di telefoni cellulari e smartphone fioccano da tutte le aree del mondo e offrono un interessante spaccato delle performance delle varie aziende.

Interessante ad esempio l’analisi del mercato indiano, il secondo più grande del mondo dopo quello cinese con 430 milioni di utenti (dati di Counterpoint Research). L’anno scorso – in questa area geografica – sono stati spediti 330 milioni di telefoni, il 44% dei quali smartphone. Xiaomi è il leader indiscusso con una quota di mercato del 28% e con un vantaggio di 4 punti percentuali su Samsung (5 punti nell’ultimo trimestre). Samsung, Vivo e Oppo segnano il passo e rallentano.
Le vendite di smartphone online hanno rappresentato il 36% dell’intero business grazie soprattutto ai portali Flipkart e Amazon.

Grande spazio occupa ancora la fascia dei feature phone, la cui crescita ha superato la crescita degli smartphone, anno su anno. Il produttore Jio è il re del mercato con il 38% di market share mentre Samsung appare in forte calo.

Da segnalare la performance di Realme che, nel terzo trimestre dell’anno, è entrata nella Top 5 superando Oppo con ben 4 milioni di dispositivi venduti. Un risultato ottenuto più velocemente di qualsiasi altro marchio. Ma la competizione è agguerritissima: Realme deve infatti già guardarsi alle spalle dove un drappello di brand (alcuni a noi poco conosciuti altri ben presenti anche sui nostri scaffali) stanno crescendo con grande velocità: fra questi Tecno (+221%), Honor (+183%), Infinix (+146%) e HMD-Nokia (+138%). OnePlus, infine, è cresciuto del 58% su base annua,

Il mercato indiano continua dunque a macinare numeri sconosciuti alle nostre latitudini ma si sta lentamente spostando verso brand e dispositivi più costosi. Ed è per questo motivo che, in prospettiva, rappresenta una grande opportunità per i marchi più famosi con i quali siamo maggiormente familiari in Occidente.