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Mercato smartphone 2022: la Cina segna un pesante -13,2%. Ma c’è Honor in grande crescita

Anche il mercato cinese degli smartphone, dopo l’Europa, fa segnare il peggior risultato degli ultimi 10 anni. In Cina, lo scorso anno, sono stati distribuiti 285,8 milioni di smartphone, con un calo del 13,2% su base annua (YoY).

Nel Q4/22, il mercato è diminuito del 12,6% su base annua con 72,9 milioni di unità. Per trovare dati cosi bassi, come detto, è necessario andare indietro di 10 anni. I dati IDC certificano dunque una forte decrescita, dopo il -18,3% del quarto trimestre europeo.

Il rallentamento economico e la rigida politica sul COVID sembrano i maggiori colpevoli del rallentamento. Avrebbero scoraggiato la domanda.

Leggendo le tabelle che pubblichiamo in questa pagina, i segni “meno” si sprecano. Ma c’è una nota importante, che dovremo tenere presente nei prossimi mesi anche sui nostri mercati. La sensibile crescita di Honor che, con un +34% anno su anno, si posiziona subito alle spalle di vivo, con una market share del 18,1%.

Honor è stato l’unico produttore della Top 5 a crescere: certo, come sottolinea IDC, la base di confronto dello scorso anno è poco significativa, ma l’istituto di analisi segnala anche l’importanza di un portfolio prodotti ricco e aggressivo.

Il Q4 di Apple, invece, è stato influenzato negativamente dagli eventi occorsi all’interno dello stabilimento Foxconn di Zhengzhou che, dopo parecchie vicissitudini (fra fuga di dipendenti, epidemie di Covid e proteste) sembra ora riuscito a tornare al suo normale ritmo di produzione.

La ripresa della produzione, insieme al festival dello shopping online del Singles’ Day, ha comunque consentito ad Apple di mantenere una crescita stagionale trimestre su trimestre.

Le spedizioni storicamente basse hanno fatto scattare un campanello d’allarme per i fornitori di smartphone che devono ora ripensare a costruire un modello di business più sostenibile e una strategia di marketing più mirata“, ha affermato Will Wong, Senior Research Manager presso IDC Asia/Pacific. Wong ha aggiunto: “C’è un lato positivo, cioé la fine della politica zero-COVID, che dovrebbe fornire un vento più favorevole al mercato. Tuttavia, un rimbalzo nel brevissimo termine è ritennuto improbabile poiché i consumatori (in Cina come in Europa) sembrano un po’ più concentrati a dirigere la propria spesa in segmenti come il tempo libero e i servizi“.