Il gruppo Meta è sotto esame per presunte violazioni del Digital Markets Act (DMA). Il sistema di abbonamento “paga o accetta” non garantirebbe un libero consenso all’utilizzo dei dati degli utenti, sollevando preoccupazioni dalla Commissione Europea.
La questione del consenso
Il problema principale, secondo la Commissione Europea, è che Meta offre agli utenti una “scelta binaria” che viola il DMA. Thierry Breton, commissario per il mercato interno, ha sottolineato che Meta non riesce a fornire una versione degli annunci pubblicitari meno personalizzata ma più rispettosa dei dati personali degli utenti. Attualmente, le piattaforme online raccolgono dati personali per fornire servizi pubblicitari mirati, ma questo approccio è ritenuto inadeguato sotto il profilo del rispetto della privacy.
Utilizzo dei dati per l’intelligenza artificiale
Nel maggio 2024, è emerso che Meta potrebbe utilizzare i dati degli utenti per addestrare le sue intelligenze artificiali, a seguito di un cambiamento nella politica di riservatezza. Questo ha ulteriormente aggravato le preoccupazioni relative alla privacy degli utenti e alla gestione dei dati personali.
Critiche e possibili sanzioni
La Commissione ritiene inoltre che Meta non consenta agli utenti di esercitare il diritto di acconsentire liberamente alla combinazione dei propri dati personali sulle diverse piattaforme del gruppo. Meta non è l’unica azienda sotto esame; anche Apple è accusata di violazioni del DMA per la gestione del suo App Store e potrebbe affrontare multe significative.
L’indagine della Commissione Europea sta giungendo alle conclusioni preliminari. Meta è stata informata della notifica di infrazione e avrà la possibilità di esercitare i propri diritti di difesa, accedendo ai documenti del fascicolo dell’indagine. La Commissione prevede di concludere l’indagine entro dodici mesi dall’apertura, quindi le decisioni finali sono attese entro il 25 marzo 2025.