Le piattaforme e più in particolare gli App Store gestiti dei colossi del Web sono al centro delle preoccupazioni dei legislatori in molti paesi, in particolare negli Stati Uniti. Apple e Google sono regolarmente alle prese con le loro politiche di pubblicazione di app e giochi su App Store e Play Store.
Ovviamente anche Microsoft è coinvolta. La casa di Redmond ha diversi problemi perché è sia sviluppatrice di applicazioni sulle piattaforme sopra citate, sia proprietaria dello Store su Windows 10 e Windows 11. In un lungo comunicato, Brad Smith, presidente di Microsoft ritorna anche sull’acquisizione di Activision-Blizzard, che dovrebbe essere oggetto di un’analisi approfondita da parte della FTC.
La nuova politica
Brad Smith ricorda nel preambolo che il legislatore negli Stati Uniti, nell’Unione Europea e in Corea del Sud sta valutando una regolamentazione più stringente delle pratiche sugli app store per consentire una maggiore libertà da parte degli sviluppatori, e quindi una più sana concorrenza. Con questo comunicato stampa, Microsoft annuncia le nuove regole per il Microsoft Store.
- Consentiremo a tutti gli sviluppatori di accedere al nostro app store, purché seguano standard ragionevoli e trasparenti di qualità e sicurezza.
- Continueremo a proteggere i consumatori e i giocatori che utilizzano il nostro app store, garantendo che gli sviluppatori soddisfino i nostri standard di sicurezza.
- Continueremo a rispettare la privacy dei consumatori nei nostri app store, consentendo loro di gestire i propri dati e il modo in cui vengono utilizzati.
- Imporremo alle nostre applicazioni gli stessi standard delle applicazioni concorrenti.
- Non utilizzeremo alcuna informazione o dato non pubblico dal nostro app store per competere con le app degli sviluppatori.
- Tratteremo le app allo stesso modo nel nostro app store senza favorire o classificare irragionevolmente le nostre app o quelle dei nostri partner commerciali rispetto ad altri.
- Saremo trasparenti sulle politiche di promozione e marketing nel nostro app store e le applicheremo in modo coerente e obiettivo.
Questa è una prima serie di regole abbastanza chiare che sembra per lo più basata su principi generali e imprecisi a cui seguono queste altre:
- Non richiederemo ai nostri sviluppatori di app store di utilizzare il nostro sistema di pagamento per elaborare i pagamenti in-app.
- Non chiederemo ai nostri sviluppatori di app store di offrire condizioni più favorevoli nel nostro app store rispetto ad altri app store.
- Non svantaggieremo gli sviluppatori se scelgono di utilizzare un sistema di elaborazione dei pagamenti diverso dal nostro o se offrono condizioni diverse in altri app store.
- Non impediremo agli sviluppatori di comunicare direttamente con i loro clienti attraverso le loro app per scopi commerciali legittimi, come termini di prezzo e offerte di prodotti o servizi.
Questa lista sembra la lista dei desideri degli sviluppatori, tra cui Epic Games, inviata ad Apple per il suo App Store, ma si tratta in effetti delle nuove regole emanate da Microsoft. Ma dove saranno applicate?
Windows Si, Xbox no
Brad Smith indica che questo regolamento verrà applicato al Microsoft Store di Windows 10 e Windows 11. Questa è una buona notizia per gli sviluppatori che offrono contenuti per questo negozio.
Microsoft però ha un altro negozio molto più importante: quello di Xbox, che è ancora più chiuso e regolamentato di quello che possono offrire Apple o Google. Secondo Brad Smith, le console di gioco non sono ovviamente da confrontare con i dispositivi all-in-one progettati per moltissimi usi come PC o smartphone. Indica inoltre che il modello economico delle console prevede che siano vendute in perdita e che il produttore tragga profitto dalla vendita di giochi. Ed è proprio qui che c’è la fregatura…