Netflix: le pubblicità saranno meno invasive di quelle di Amazon

È ufficiale da inizio anno, Netflix intende lanciare un nuovo abbonamento, più economico, ma in parte finanziato dalla pubblicità. Tuttavia, i dettagli di questa offerta sono ancora molto vaghi. Si vocifera che questa offerta costerà dai 7 ai 9 dollari e che ci saranno 4 minuti di pubblicità ogni ora di contenuto visualizzato. 

Dettagli dell’annuncio

Minted ha indagato dietro le quinte per i dettagli dei contratti tra Netflix e gli inserzionisti. L’aspetto più interessante è che Netflix vorrebbe “ costruire la Roll’s Royce della pubblicità”, con molti requisiti di qualità. Solo i migliori inserzionisti potranno essere invitati al servizio SVOD. E per una buona ragione: gli inserzionisti dovrebbero impegnarsi a pagare diverse centinaia di migliaia di euro all’anno. Gli annunci pubblicitari dovrebbero quindi riguardare inserzionisti molto grandi, come i marchi di automobili.

Netflix sembra voler evitare di creare frustrazione con una scarsa esperienza utente.  Sarebbe stato quindi introdotto un “ limite di frequenza” per evitare che un utente visualizzi lo stesso annuncio più di una volta per sessione e più di tre volte al giorno. Un approccio che è l’opposto di quello che Amazon offre su Prime Video. Il servizio di Jeff Bezos mostra annunci per le proprie serie tra ogni episodio visto, ma con una gamma molto limitata, che porta regolarmente a vedere lo stesso spot ogni 20 minuti.

Annunci integrati

Anche l’aumento della pubblicità dovrebbe essere fatto gradualmente, in modo diverso a seconda del contenuto. Sulle sue esclusive Netflix potrebbe integrare solo un pre-roll (una pubblicità prima del contenuto), mentre per i contenuti di terze parti verrebbe incluso anche un mid-roll (una pubblicità durante il contenuto) dal 40° minuto di visione.

Gli obiettivi, invece, sembrano ambiziosi. Xandr, che è responsabile della commercializzazione di questa offerta alle agenzie pubblicitarie, punterebbe quindi a 13 milioni di impressioni pubblicitarie nel primo mese, 30 milioni nel secondo… e 1 miliardo dopo un anno.

Inoltre, il targeting sarebbe inizialmente limitato dal genere (fiction, documentario, ecc.), ma i marchi potrebbero poi avere la possibilità di sponsorizzare la nuova stagione di una serie. Il targeting sociodemografico (per età, località, ecc.) arriverà più tardi nel 2023.

Ricordiamo che questo nuovo piano dovrebbe essere disponibile da novembre.

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.