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Nokia taglia 14.000 dipendenti. Le sue reti sono in crisi e segnano -20%

Nokia, la società finlandese che produce apparecchiature per le reti di telecomunicazioni, ha riportato un calo del 20% nelle vendite su base trimestrale. Proprio per compensare l’impatto negativo di questi risultati, l’azienda licenzierà 14.000 dipendenti, ovvero oltre il 15% dell’intera forza lavoro.

È quanto riferisce Reuters, in un articolo apparso questa mattina sul suo sito Internet.

Secondo il Ceo di Nokia, le vendite di apparecchiature 5G sono diminuite del 40% in Nord America e anche altri mercati importanti sembrano aver esaurito la propria crescita. I licenziamenti consentiranno a Nokia di risparmiare 400 milioni di euro entro la fine del 2024 e altri 300 milioni nel 2025.

Gli Stati Uniti sono uno dei mercati più grandi per Nokia e per il fornitore di apparecchiature Ericsson. Le aziende si aspettano un miglioramento della situazione nel prossimo trimestre, ma l’incertezza generale persisterà comunque per tutto il 2024.

In un’intervista a Reuters, Pekka Lundmark, presidente e amministratore delegato di Nokia, ha affermato che l’azienda crede ancora nel mercato a medio e lungo termine ma “semplicemente non sa” quando si riprenderà. L’agenzia di stampa ha sottolineato come il 5G avrebbe dovuto essere una rivoluzione per i settori dell’automazione e della connettività, ma le aziende si stanno dimostrando molto lente nell’adottare le nuove tecnologie e ciò starebbe mettendo in crisi tutto il comparto.

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