Nel rinnovare la propria gamma, Oppo è intervenuta su tutte le fasce di prezzo. Se siamo rimasti entusiasmati dalle prestazioni della famiglia Find X5 e dai contenuti della serie Reno, non potevamo non verificare l’evoluzione della serie A che annovera alcuni dei telefoni più venduti di sempre, come il glorioso A9 2020. In questo test parliamo infatti di Oppo A96, una delle recenti punte di diamante del produttore cinese, nella difficile arena dei dispositivi sotto ai 300 euro, quel segmento di mercato che richiede prezzi contenuti, in grado di garantire ingenti volumi di vendita, e buone prestazioni che non deludano le aspettative dei consumatori.
Una sfida per i produttori, perché realizzare un super prodotto senza avere limiti di budget è probabilmente più semplice che realizzare telefoni di qualità da vendere a costi contenuti. A96 incarna esattamente questo spirito: c’è qualche compromesso da accettare, ma c’è tutto ciò che serve per una positiva esperienza d’uso che non faccia rimpiangere smartphone più costosi. Partiamo proprio da qui, da quello che manca. La fotocamera offre buone performance, ma non una lente ultrawide o uno zoom ottico. Si perde un poco di versatilità, ma la qualità è preservata. Manca la connettività 5G, peraltro ancora assente in gran parte del nostro territorio. Di contro, c’è una scheda tecnica completa, con dettagli che spesso non si trovano su smartphone più costosi, come la possibilità di utilizzare contemporaneamente due Sim e una scheda di espansione di memoria e la presenza del jack audio da 3,5 mm.
- Fotocamere: Tripla fotocamera IA 50MP, fotocamera...
Design
Il design è uno degli aspetti più convincenti del nuovo A96. Oppo ha scelto uno stilema già visto sui modelli più costosi con un livello di finitura di qualità. Molto bella la colorazione della cover posteriore, che ha un effetto “glow” lievemente ruvido e opaco, poco incline a sporcarsi, capace di regalare una grande eleganza con la nuance scura e addirittura velature cangianti nella versione azzurra. Piacevole il rettangolo in rilievo che ospita le fotocamere: il profilo cresce di qualche millimetro, ma la sensazione hi-tech è garantita. La parte frontale è meno appagante, non perché antiestetica ma perché assomiglia a tanti altri prodotti, non solo quelli della famiglia Oppo. Ma sappiamo che i modelli facilmente riconoscibili dal design anteriore sono diventati ormai merce rara. Le misure complessive risentono delle generose dimensioni del display ma, in realtà, lo spessore è appena superiore agli 8 millimetri e il peso abbondantemente inferiore ai 200 grammi. Il sensore delle impronte digitali è inserito nel pulsante di accensione e si rivela molto efficace, grazie a un fingerprint capace di riconoscere in modo fulmineo i nostri dati e di sbloccare con prontezza lo smartphone attivando le funzioni connesse al sistema di riconoscimento dei dati biometrici.
Sul fronte, la selfie cam, posizionata nello spigolo superiore sinistro del pannello.
Il display di Oppo A96
Il display fa parte delle componenti di questo smartphone dove è evidente la ricerca di un compromesso. Mettiamo subito le cose in chiaro: lo schermo di A96 è di buona qualità e fornisce prestazioni più che soddisfacenti. Analizzando le specifiche non si può però non notare la presenza di un pannello con tecnologia IPS invece di un Amoled. Chi scrive non preferisce a priori una soluzione rispetto all’altra, perché entrambe offrono vantaggi e svantaggi. È però oggettivo che i display Amoled siano meglio utilizzabili sotto forte illuminazione solare e tendano ad avere colori più costanti, meno sensibili all’inclinazione del pannello rispetto alla luce. Lo schermo di A96 si difende molto bene e mette in mostra colori realistici e ben tarati. C’è anche una chicca: è presente la frequenza di aggiornamento a 90Hz che garantisce tanta fluidità e contenuti maggiormente godibili. I numeri ci raccontano di una diagonale da 6,59 pollici e di una risoluzione Full HD da 1.080×2.412 pixel, con aspetto di forma in 20:9.
L’hardware di OPPO A96
Come accennato, il reparto hardware è ben dimensionato e consente buone prestazioni in tema di reattività e fluidità. Il processore è il recente Qualcomm Snapdragon 680 di fascia media, in grado di stupire per la sua capacità di gestire senza indugio carichi di lavoro importanti. Il suo funzionamento è facilitato dalla presenza di una generosa quantità di memoria Ram che, nel caso del nostro esemplare, è di 8 GB. La Ram può essere ulteriormente estesa, prendendo a prestito una porzione di memoria di storage che viene messa a disposizione dei processi di multitasking. Sempre in tema di memoria, sottolineiamo con piacere la presenza di uno slot per schede microSD, per aumentare lo spazio a disposizione di file e dati. Manca invece il modem 5G.
UI Experience
Il cuore di Oppo A96 è rappresentato da Android in versione 11, su cui interviene la Color OS, l’interfaccia utente del produttore. Un software maturo e ricco di funzioni che riesce a soddisfare le esigenze anche del più accanito degli utenti. L’unica pecca è rappresentata dalla presenza di una versione non proprio recente di Android, che in questo caso corrisponde alla 11, quando la 12 è già installata su diversi dispositivi e la 13 alle porte. Un aggiornamento a breve dovrebbe mettere le cose a posto. Comodi i sistemi di protezione dei dati e delle app e molto utile la possibilità di clonare le principali applicazioni.
La fotocamera di OPPO A96
Oppo ha deciso di badare al sodo e di tornare indietro di qualche generazione, rinunciando alla complessità di alcuni schemi di scatto visti anche sui suoi smartphone più costosi. Nella sostanza la fotocamera si compone di due sensori. L’unità principale dispone di 50 Megapixel e collabora con una lente f/1.8 offrendo una lunghezza focale corrispondente a 27 millimetri nel formato 35 mm. C’è poi un secondo sensore da 2 Megapixel, il cui compito è immagazzinare dati per la gestione degli effetti di profondità. Dati che in realtà sono facilmente gestibili dagli algoritmi dell’intelligenza artificiale. Come spesso ci piace sottolineare, avremmo fatto volentieri a meno di quest’ultimo sensore in favore di elementi ultrawide o zoom ottici, che risultano assai più versatili e realmente utili. È questa l’unica vera pecca della fotocamera di A96: la mancanza di versatilità. All’atto pratico, l’unità da 50 Megapixel fornisce buoni scatti, anche in condizioni di luce non ottimale e permette di togliersi più di una soddisfazione quando si scatta. Tra l’altro, la presenza di una risoluzione così alta consente anche di utilizzare lo zoom digitale fino al 2x senza rischiare di perdere dettaglio, una situazione che migliora decisamente l’esperienza di scatto.
I video registrati sono fluidi e abbastanza stabilizzati ma la risoluzione non va oltre il Full HD a 30 immagini al secondo.
Buona infine la resa della fotocamera selfie, che offre una risoluzione da 16 Megapixel e restituisce immagini di discreto livello.
L’audio dello smartphone
Durante le conversazioni telefoniche abbiamo apprezzato il volume, sempre alto, che ci ha permesso di comunicare correttamente anche in ambienti rumorosi. La resa acustica è piacevole, ma ogni tanto è disturbata da qualche inflessione metallica. Bene l’ascolto di contenuti musicali o la visualizzazione di clip video. Un plauso merita anche la presenza di un jack audio da 3,5 mm, che permette di utilizzare le comuni cuffie a filo senza fastidiosi adattatori. Priva di criticità anche la gestione della parte radio, con connessioni puntuali e stabili. Infine, è giusto spendere qualche parola per la possibilità di alternare due linee telefoniche, grazie alla presenza di un valido sistema dual Sim, che non richiede il sacrificio della scheda di memoria per essere utilizzato. Gli ingegneri di Oppo hanno infatti dotato A96 di un triplo slot per accogliere con facilità schede telefoniche e supporto di memoria esterno.
Batteria
L’autonomia di Oppo A96 è soddisfacente. Merito di una batteria da 5.000 mAh, ma anche di un buon lavoro di ottimizzazione del sistema. Valida anche la velocità di ricarica, che può arrivare fino a 33W.
Gli Awards di Cellulare Magazine
Oppo A96 si aggiudica il nostro Design Awards, che premia il tentativo di OPPO (peraltro visto anche su altre gamme di prodotto, una sua tutte la linea flagship Find X5 Series) di realizzare prodotti originali e distintivi dal punto di vista dello stile, del look e dei materiali. E dalla matita dei designer di Oppo è uscito un dispositivo assai piacevole sia alla vista sia al tatto.
Il giudizio di Cellulare Magazine: OPPO A96
Oppo A96 è uno smartphone per tutti, capace di assecondare le esigenze di una vasta fetta di utenti e di sopportare le complesse sfide poste dal mercato sotto i 300 euro. Il dispositivo vanta buone caratteristiche tecniche ma per contenere i costi qualche compromesso va accettato. Il livello delle finiture, tuttavia, è degno di dispositivi più costosi. Non manca un hardware potente ed equilibrato, un buon display con refresh rate a 90 Hz e una buona autonomia. Cosa manca? Davvero poco. Non c’è il 5G, ma pochi ne sentiranno la mancanza in un mercato che prolifera di gestori low cost che operano ancora esclusivamente sul 4G. La fotocamera non ha lenti ultrawide ma nel quotidiano offre ciò che serve per produrre buoni scatti e materiale più che sufficiente per la condivisione sui social o sul web. Il mix di queste caratteristiche ci regala uno smartphone di qualità, firmato da un brand di rilievo e capace di aggredire il mercato con un prezzo di listino sotto ai 300 euro. Insomma non troverete la muscolarità e la classe di Find X5 Pro o la sostanza della famiglia Reno ma, se non volete investire cifre troppo importanti, questo A96 saprà accompagnarvi in un’esperienza d’uso appagante. Tra le chicche, ricordiamo la presenza dell’espansione di memoria, del jack audio da 3,5 mm e, in confezione, di una cover trasparente a protezione del dispositivo..
PRO
- Estetica piacevole e ottimi materiali
- Interfaccia utente potente e ricca di funzioni
- C’è il jack audio da 3,5 mm e l’espansione di memoria, sia Ram sia di storage
CONTRO
- C’è una sola fotocamera, mancano un elemento ultrawide e uno zoom
- Non c’è la connettività 5G