OPPO ha presentato il nuovo ColorOS 11 basato su Android 11, riuscendo così a essere fra i primi developer di un sistema operativo OEM ad adottare l’ultima realease dell’Os di Google.
Fra i punti di forza di ColorOS 11 c’è innanzitutto la libertà data agli utenti di personalizzare a fondo l’interfaccia grafica per godere di un’esperienza d’uso sartoriale dello smartphone. Non è tutto, vi sono anche funzioni che offrono una maggior efficienza e fluidità. «L’attenzione di ColorOS 11 alla personalizzazione dell’interfaccia utente è stata progettata per soddisfare pienamente il desiderio dei consumatori di vivere un’esperienza sempre più personalizzata e unica», ha detto Lynn Ni, ColorOS Design Project Lead di OPPO. «Il team di ColorOS ha ascoltato i feedback degli utenti per raggiungere un grado di personalizzazione dell’interfaccia utente sempre maggiore, offrendo un servizio più personalizzato comprensivo di un’ampia gamma di funzioni. Grazie a questo nuovo prodotto, possiamo offrire agli utenti un ampio spazio per dimostrare la loro creatività e la capacità di gestire in modo sempre più autonomo i propri telefoni”.Ma entriamo subito in dettaglio».
La prima cosa che gli utenti potranno personalizzare è l’always-on display con pattern personalizzati. Saranno sufficienti pochi tap sul display per generare effetti visivi unici. Non solo, ColorOS 11 consente di creare e personalizzare gli sfondi del desktop partendo da una foto, estrapolandone in modo intelligente i colori per riprodurli sul display in nuovi e inediti pattern. Né va dimenticata la possibilità di variare gli schemi di colori del sistema operativo, realizzando fino a un massimo di 5 sulla base di 10 colori, e l’aspetto delle icone.
Inoltre c’è una nuova e più evoluta Dark Mode, che offre tre schemi di colori, dal più contrastato al più “gentile” per un minor affaticamento visivo in condizioni bassa luce ambientale.
Sul fronte audio sarà invece possibile realizzare la propria suoneria scegliendo strumenti musicali, toni e ritmi. Non solo: grazie a OPPO Relax 2.0 sarà possibile realizzare uno scenario sonoro rilassante mixando i suoni intorno a noi o quelli provenienti dalle più affascinanti città in tutto il mondo.
Oltre alle numerose possibilità di personalizzazione, ColorOS 11 porta con sé la pratica funzione Three-Finger Translate di Google Lens, realizzata in collaborazione fra OPPO e Google, che permette di tradurre testi grazie alla fotocamera e al tocco di tre dita sul display.
Altra novità è rappresentata da FlexDrop (in arrivo a ottobre), che permette una più comoda gestione del multitasking anche dal display di uno smartphone. Questa funzione consente infatti di ridurre l’area di display occupata da un’app fino a contenerla in una mini finestra, dando così modo all’utente di tenere sott’occhio o utilizzare più app in contemporanea.
ColorOS 11 porta con sé anche la funzione Nearby Share per condividere immagini, video e anche file di installazione (apk) con altri smartphone vicini, anche di altri produttori.
ColorOS 11 vanta inoltre un nuovo sistema di gestione del risparmio energentico, il Super Power Saving Mode che permette di selezionare fino a sei applicazioni da utilizzare in caso di batteria scarica. Sempre su questo fronte c’è poi la funzione Battery Guard che permette una gestione più intelligente della ricarica, ad esempio quella notturna: il sistema interromperà la carica all’80% per poi completarla all’ora di risveglio dell’utente.
ColorOS 11 promette anche un boost di prestazioni e di fluidità del sistema sfruttando il 45% in più della Ram disponibile e aumentando così il tasso di reattività del 32% e il frame rate del 17%. In aggiunta, AI App Preloading apprende il comportamento dell’utente per precaricare le app più utilizzate, riducendo i tempi di upload. SuperTouch identifica in maniera intelligente gli scenari utente e ottimizza di conseguenza la velocità di risposta al tocco, migliorando la fluidità del sistema.
Non ultimo, l’attenzione per la privacy. OPPO con la nuova versione di ColorOS, che integra le più recenti tecnologie di sicurezza rese disponibili da Android 11. «Il Private System (disponibile entro novembre) – spiega il produttore – duplica le applicazioni e i dati, creando una copia indipendente dall’originale, accessibile solo tramite una scansione delle impronte digitali o una password apposita. Inoltre, una nuova shortcut per App Lock consente agli utenti di bloccare le applicazioni attraverso la password, le impronte digitali o il riconoscimento facciale. Anche il sistema di autorizzazioni è stato ottimizzato, grazie ad autorizzazioni temporanee che azzerano l’accesso alla telecamera, al microfono e alla posizione quando l’app è chiusa. Al contempo, l’auto-reset delle autorizzazioni riporta le impostazioni di autorizzazione dell’applicazione ai valori predefiniti se non sono state utilizzate da molto tempo. Infine, per evitare che le app dannose accedano ai dati di altre app, lo scoped storage limita l’accesso delle app ai dati del telefono, richiedendo l’autorizzazione dell’utente per poter procedere».
La disponibilità
Veniamo infine alle tempistiche di rilascio e ai modelli interessati, come annunciato dalla stessa OPPO. Il primo smartphone già in mano agli utenti che riceverà l’aggiornamento a ColorOS 11 sarà, a partire da dicembre, il top di gamma OPPO Find X2 Pro (anche nella versione Lamborghini) e il Find X2.
Seguiranno nel primo trimestre 2021 Find X2 Neo e Find X2 Lite.
A seguire i seguenti altri modelli: OPPO A72, A5, A91, Reno2 Z, Reno Z, Reno2, Reno 10x Zoom, Reno, A5 2020, A9 2020.