OPPO e Unesco per l’innovazione giovanile e la preservazione culturale

OPPO, per celebrare i suoi vent’anni di vita, prosegue nella missione “Technology for Mankind, Kindness for the World” e annuncia una partnership con UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura). L’obiettivo è promuovere l’educazione culturale e la diversità attraverso la tecnologia. In particolare, attraverso la tecnologia di imaging, si vuole preservare e trasmettere il patrimonio culturale, in modo da consentire ai giovani di esplorare il mondo e connettersi con culture diverse, secondo lo spirito di “Connecting Cultures, Inspiring Futures“.

Per l’iniziativa l’azienda donerà 1.000 tablet per supportare lo sviluppo dell’educazione giovanile locale in Africa e Asia. Nei dispositivi saranno contenuti corsi di programmazione culturale sviluppati nell’ambito della“Youth Coding Initiative”. Inoltre, OPPO ha lanciato la campagna globale #CaptureMyCulture. Gli utenti dell’azienda di tutto il mondo sono invitati gli utenti a contribuire alla preservazione culturale con la condivisione di foto e storie che celebrano le loro tradizioni locali.

Firmin E. Matoko, Assistant Director-General per Priority Africa ed External Relations, ha dichiarato: “L’impegno di OPPO per promuovere l’innovazione e l’educazione giovanile è molto apprezzato. Sono certo che studenti e insegnanti di Africa e Asia beneficeranno notevolmente della nuova partnership con OPPO, in linea con la visione e i requisiti dell’UNESCO”. 

La partnership sarà ufficialmente lanciata dopo il completamento delle procedure previste dall’UNESCO. L’iniziativa di OPPO ha ricevuto un forte sostegno dalla Commissione Nazionale della Repubblica Popolare Cinese per l’UNESCO. L’impegno di OPPO per l’educazione culturale continua con la collaborazione con Discovery Channel per il progetto “Culture in a Shot”. L’iniziativa globale vuole proteggere la diversità culturale attraverso l’imaging. In questo modo vengono mostrati gli sforzi in tal senso. Ad esempio, il gruppo Lisu della Thailandia preserva il proprio patrimonio attraverso la musica; gli artigiani indonesiani praticano l’antica arte del batik, rappresentando visivamente le tradizioni locali; e i ballerini di flamenco spagnoli incarnano la cultura andalusa attraverso la loro forma d’arte. Ogni gruppo racconta una storia culturale unica attraverso la propria espressione artistica.

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Roberto Cosentino