I giganti del panorama tech, Apple, Google e Microsoft, si stanno accordando per migliorare la sicurezza nel mondo informatico. Oggi si celebra infatti la Giornata Mondiale della Password e, quasi paradossalmente, le grandi aziende hanno come obiettivo quello di arrivare a un mondo… senza password.
Questo processo è infatti molto più sicuro dell’alternativa. L’idea è quella di assegnare un telefono come dispositivo di autenticazione, collegandolo ai servizi web di cui l’utente vuole fare uso. Questi potranno essere sbloccati dal dispositivo mobile eseguendo le solite procedure di autenticazione biometrica, come il Face ID e le impronte digitali. Che sono chiaramente uniche e non compromesse da furti di dati.
Le parole di Kurt Knight, senior director del marketing ad Apple
I nostri prodotti sono disegnati per essere intuitivi e versatili, ma anche privati e sicuri. Lavorare con l’industria per portare metodi di accesso più nuovi e sicuri che offrono miglior protezione ed eliminano le vulnerabilità delle password è centrale per il nostro obiettivo di creare prodotti che offrono la massima sicurezza e un’esperienza utente trasparente – tutto con l’obiettivo di mantenere al sicuro le informazioni personali dell’utente.
L’aggiunta semplicità del sistema renderà la vita molto più facile agli utenti. La maggior parte delle persone utilizza sempre la stessa semplice password per ricordarla meglio, ma rendendo molto più facile la vita agli hacker. Saranno anche sventate tutte le truffe di phishing: non c’è rischio di rivelare accidentalmente il proprio codice se questo non esiste.
La parola d’ordine, secondo il vicepresidente della sicurezza di Microsoft, è compatibilità. Tutti i telefoni di ogni marca potranno essere utilizzati come autenticatori di qualsiasi applicazione web, anche quelle delle compagnie rivale.
La speranza è che, grazie a un impiego massiccio dello standard di sicurezza FIDO, già da quest’anno gli utenti potranno usufruire di un’esperienza completa senza dovere usare nessun codice, neanche per impostare il sistema. E questo, si spera, potrà essere un punto di partenza per un futuro veramente senza password.