La Commissione Europea, il braccio esecutivo dell’Unione Europea, ha introdotto il Digital Markets Act (DMA) per garantire un più elevato grado di concorrenza impedendo alle grandi aziende di abusare del proprio potere di mercato.
Una delle aziende maggiormente colpite dalla nuova legislazione in materia sembrerebbe essere, ancora una volta, Apple. Secondo quanto riporta Reuters, il commissario europeo per il mercato interno e i servizi Thierry Breton nel corso con un colloquio con Tim Cook, avrebbe fatto presente al manager della società di Cupertino la necessità di aprire il proprio ecosistema ai concorrenti.
Breton ha rivelato di aver incontrato il CEO di Apple a Bruxelles e di avergli detto che Apple dovrebbe consentire agli utenti iPhone di beneficiare di servizi competitivi, siano essi portafogli elettronici, browser o app store. Nel caso dell’iPhone l’esempio è molto semplice: permettere l’intgrazione di altri app store oltre a quello ufficiale di Apple.
Una delle controargomentazioni utilizzate da Cook è stata che una tale apertura potrebbe compromettere la sicurezza e la privacy, ma il funzionario dell’UE ha aggiunto che il DMA è stato redatto per promuovere l’innovazione senza mettere a repentaglio alcun aspetto citato da Cook.
Finora, sono state individuate sei aziende gatekeepers che devono aggiornare e adattare i propri prodotti e servizi digitali alle nuove disposizioni di legge: Alphabet (proprietaria di Google), Amazon, Apple, ByteDance (proprietaria di TikTok), Meta (proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp ) e Microsoft.
Secondo il sito web della Commissione Europea, il DMA vuole che i gatekeeper consentano a terzi di interagire all’interno dei servizi delle aziende, consentano agli utenti aziendali di accedere ai dati da loro generati e consentano alle aziende di concludere contratti e affari al di fuori della piattaforma.