Avrai sicuramente già sentito parlare del noto marchio Xiaomi, in giro ormai si vedono sempre più telefoni con la “mi” scolpita nella scocca posteriore del cellulare. “L’Apple cinese”, così definita da Xiaomi stessa, è stata fondata da Lei Jun nel 2010 e in appena tre anni è riuscita a conquistare il mercato cinese per poi espandersi in men che non si dica in Asia ed America.
Anche l’Europa non fa sconti, in seguito alla pandemia Xiaomi ha conquistato il secondo posto dei cellulari più venduti, dopo Samsung, a discapito di Huawei, in UK Francia, Spagna e Italia.
Ma cosa ha permesso questa cavalcata infermabile verso la vetta? La risposta è abbastanza semplice, forse la più ovvia, il prezzo. Se gli smartphone Xiaomi sono sempre in cima alla classifica dei cellulari più venduti di ogni mese c’è un motivo, il loro prezzo è molto vantaggioso.
L’offerta del mercato della telefonia è molto ampia e si potranno trovare smartphone a prezzi più bassi, vero, ma non con le stesse caratteristiche che uno Xiaomi può offrire.
L’azienda cinese ha puntato tutto sul rapporto qualità/prezzo, poiché riesce ad offrire prestazioni da top di gamma ad un prezzo dimezzato.
Le persone ormai tendono a spendere sempre meno per uno smartphone, fatta eccezione per gli utenti Apple, di conseguenza Xiaomi domina in particolare nella fascia medio/bassa dei cellulari, ovvero quelli con un prezzo massimo di circa 300€.
Ma come fanno gli Xiaomi ad essere così economici?
Ma se al pari delle specifiche tecniche, uno Xiaomi ha un prezzo nettamente più basso, o le altre aziende guadagnano troppo o Xiaomi non guadagna per nulla. In realtà no, entrambe le risposte sono errate, adesso scopriremo tutti i fattori che incidono sul prezzo finale di uno Xiaomi.
Innanzitutto, uno dei fattori principali che rende il prezzo così economico è la regola del 5% adottata dall’azienda cinese. In poche parole il ricavo netto che Xiaomi guadagna è pari al circa 5% del prezzo che gli utenti andranno a spendere, quindi il prezzo di vendita è di poco superiore ai costi di produzione. Se la matematica non è un’opinione, per ricavare dei veri guadagni bisogna produrre e vendere a dismisura.
Di conseguenza, Xiaomi vende un’infinità di dispositivi ogni anno, infatti il marchio Xiaomi comprende anche Mi, Poco e Redmi. Attualmente il modello Mi 11 è lo smartphone Xiaomi migliore sul mercato. Mentre il Poco X3 NFC è lo Xiaomi migliore per rapporto qualità prezzo.
Questi tre marchi non sono stati creati casualmente, se ci fate caso, in parecchi smartphone cambia solamente il nome, il dispositivo è quasi lo stesso, sono pochi i componenti che andranno a cambiare. Produrre sempre uno stesso componente per smartphone diversi andrà a diminuire notevolmente i costi di produzione.
Per caso, avete mai visto una pubblicità Xiaomi in televisione o in giro sul web? Sinceramente io no, le pubblicità rendono, è vero ma costano anche tanto. Ecco un altro taglio dei costi da parte di Xiaomi, l’azienda ha scelto un’altra campagna di marketing per pubblicizzare il loro brand, quasi a costo zero.
Xioami utilizza una sorta di “passaparola”, infatti fa affidamento sulla sua rete di social media e sul Fan Group per diffondere la parola da persona a persona. Bisogna dire che dato il successo che il brand ha avuto, questa strategia economica ha funzionato alla grande.
Per concludere, l’ultimo importante motivo che spiega questo prezzo è che Xiaomi vende quasi tutti i suoi dispositivi tramite e-commerce. I negozi fisici hanno costi di gestione molto alti, vendere online comporta un notevole abbassamento dei prezzi. Ciò però non significa che non esistono Mi Store, in Italia Xiaomi ha deciso di aprire diversi negozi fisici e i principali si trovano ad Arese, Venezia, Roma e Bergamo.
Caratteristiche di buon livello e prezzo molto aggressivo è stata la combinazione perfetta che ha reso Xiaomi unotra i venditori di punta per quanto riguarda gli smartphone a livello globale.
Sullo store Xioami si possono trovare tantissimi altri prodotti, sempre riguardanti il mondo tech, oltre agli smartphone: orologi, cuffie Bluetooth, telecamere, monopattini e accessori di ogni genere. Chissà, forse vedremo un boom come lo è stato con gli smartphone per quanto riguarda altri prodotti.