Presentato lunedì a Parigi, il Pocophone F1 è uno degli smartphone più veloci e performanti in circolazione, tanto da stabilire un punteggio con Antutu, il celebre benchmark che certifica la velocità degli smartphone, tra i migliori di sempre. Il segreto delle sue performance, oltre allo Snapdragon 845 e ai 6 GB di Ram, è celato all’interno della scocca ed è il sistema di raffreddamento a liquido. Non si tratta in verità di una novità assoluta, anche gli smartphone top di gamma di Samsung utilizzano questa tecnologia, ma è sicuramente una novità per uno smartphone che costa appena 329 euro nella sua versione base.
Liquid Cooling System: come funziona
Il funzionamento è semplice quanto geniale. Sul processore, l’unità che scalda di più in uno smartphone, viene appoggiata una sorta di serpentina in metallo.
Ai due estremi di questi serpentina vengono poi aggiunti un evaporatore, che grazie al calore della Cpu trasforma il liquido in vapore (abbassando la temperatura) e un condensatore che ha invece il compito di convertire il vapore in liquido, che verrà poi nuovamente fatto passare sulla Cpu completando un ciclo virtualmente infinito.
Il risultato finale è quello che vedete nell’immagine qui sotto- Il calore viene progressivamente dissipato, mantenendo costanti nel tempo le performance del processore.