Il mondo della telefonia è da sempre un’arena privilegiata per le controversie dei giganti dell’hi-tech. Quella più famosa ha visto scontrarsi i due colossi del mobile dell’ultimo decennio: Apple e Samsung, ma anche altri storici produttori hanno combattuto spesso a colpi di marche da bollo e martelletti da tribunale.
Cina e Qualcomm VS Apple
L’ultimo scontro, in ordine cronologico, riguarda una nuova “guerra” tra Qualcomm e Apple. Oggetto del contendere due importanti brevetti che riguardano l’editing delle foto e lo scorrere tra finestre sul touchscreen. Una controversia che in teoria dovrebbe essere combattuta in casa, entrambe le aziende sono infatti statunitensi, ma che per ragioni politiche è arrivata fino in Cina. Un tribunale di Pechino ha infatti sposato la causa di Qualcomm, vietando all’azienda di Tim Cook di vendere i preziosi iPhone sul suolo cinese. Sono esclusi i nuovi modelli che non esistevano al momento della controversia ma si tratta comunque di un danno importante per Apple, stimato intorno al 20% del fatturato. La casa di Cupertino, infatti, nel solo secondo trimestre fiscale, ha guadagnato oltre 38 miliardi di dollari attraverso la commercializzazione di più di 52 milioni di iPhone.
La guerra dei Dazi
Eppure sono in molti a leggere dietro questa diatriba legale una sorta di strascico della guerra dei dazi che vede da tempo contrapposti i leader Donald Trump e Xi Jinping, e che, più recentemente, ha coinvolto anche Huawei, accusata da Trump e dagli USA di spiare gli americani attraverso suoi smartphone. A questo va aggiunta la richiesta di estradizione da parte degli USA di Meng Wanzhou, figlia del fondatore di Huawei e capo finanziario del colosso tecnologico cinese, inoltrata dagli Usa al Canada per violazione dell’embargo con l’Iran. E se volete ingarbugliare ancora di più la faccenda, ci sarebbe anche la mancata acquisizione di Qualcomm proprio da parte dei cinesi, manovra poi sventata dallo stesso Trump per impedire che un Paese antagonista si avvantaggiasse in un settore così strategico.
Lo scenario
Insomma, uno scenario abbastanza preoccupante non solo dal punto di vista economico, ma anche geopolitico, con una guerra senza esclusione di colpi che ormai non riguarda più solo l’aspetto commerciale. E se Qualcomm e Apple, statene certi, troveranno una soluzione che soddisfi entrambe, appare ben più complicato lo scontro tra Washington e Pechino, con ripercussioni che, potenzialmente, mettono davvero i brividi.