Google ha recentemente rivelato che, per il suo prossimo smartphone Pixel 10, si affiderà a MediaTek piuttosto che a Samsung o Qualcomm per la fornitura del modem. In particolare, il modem T900, attualmente ancora non annunciato, rappresenta una scelta strategica per il gigante della tecnologia. Allo stesso tempo, Apple sta preparando il terreno per eliminare Qualcomm dai suoi dispositivi, pianificando di abbandonare il modem Snapdragon per l’iPhone SE 4 e forzando i suoi piani per i futuri iPad. Quest’ultima mossa segna una significativa deviazione dai legami tradizionali con il fornitore statunitense, specialmente visto il predominio di Apple nel mercato degli smartphone, che attualmente detiene oltre la metà della quota di mercato statunitense.
La dipendenza da Qualcomm
La dipendenza di Qualcomm dalle vendite di moduli 5G potrebbe subire un forte impatto con la perdita di questi due pesi massimi della telefonia mobile, anche se l’azienda rimane un attore chiave nel panorama globale delle telecomunicazioni. Da un lato, Apple, in particolare, ha storicamente investito ingenti somme in diritti di brevetto e royalties nei confronti di Qualcomm, ma è chiaro che l’azienda cerchi di ottenere termini finanziari più favorevoli nella sua futura relazione.
La telefonia mobile è solo la punta dell’iceberg, poiché Qualcomm dovrà ora guardare oltre per sostenere il suo impero commerciale mentre i maggiori produttori di smartphone si allontanano dalla sua offerta.
Strategie di Apple per lo sviluppo di modem personalizzati
Apple è impegnata in un percorso ambizioso volto a sviluppare modem personalizzati: l’obiettivo mira non solo a ridurre i costi, ma anche a ottenere un maggior controllo sulla tecnologia utilizzata nei suoi dispositivi. Da tempo, l’azienda punta a liberarsi dalla dipendenza da Qualcomm, tanto che nel 2019 ha investito circa 1 miliardo di dollari per acquisire la divisione modem di Intel. Tuttavia, l’implementazione di questa strategia è stata ostacolata da ritardi e sfide tecniche, evidenziando la complessità del processo di sviluppo di modem 5G competitivi.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il primo modem 5G di Apple potrebbe non essere all’altezza del livello qualitativo attualmente offerto da Qualcomm, mancando di supporto per la tecnologia mmWave, fondamentale per le reti statunitensi come quelle di Verizon. Nonostante ciò, Apple sembra fiduciosa nel suo potenziale a lungo termine, prevedendo che i suoi modem supereranno quelli di Qualcomm in termini di efficienza e capacità. La decisione di internalizzare la progettazione dei modem non rappresenta solo un passo verso l’indipendenza, ma anche una strategia per migliorare l’integrazione tra hardware e software nei propri dispositivi, obiettivo centrale per l’azienda.
Questo approccio potrebbe avere ripercussioni significative in ben oltre il mercato degli smartphone. Apple è orientata a estendere la connettività 4G e 5G a prodotti come MacBook e dispositivi di realtà aumentata, garantendo una gamma più ampia di dispositivi connessi. La visione di Apple include un futuro in cui i modem siano integrati nei suoi chip progettati internamente, ottimizzando fino in fondo le prestazioni e l’efficienza dei prodotti. Un’integrazione di questo tipo potrebbe non solo migliorare il consumo energetico, ma anche facilitare esperienze utente più fluide, rafforzando ulteriormente l’ecosistema Apple.
Incertezze e sfide nel passaggio di Google a MediaTek
Google si trova in una fase critica nella sua transizione verso l’adozione del modem MediaTek T900. Dopo l’esperienza mista con i modem Exynos di Samsung, l’azienda è alla ricerca di un partner più adeguato e competitivo per il proprio chipset Tensor. Sebbene MediaTek sia considerata un’alternativa più economica, permangono interrogativi sulla reale capacità di performance del modem hipset T900 rispetto alle offerte consolidate di Qualcomm. La determinazione di Google di andare oltre Qualcomm suggerisce un’urgente necessità di allineare i costi di produzione con gli obiettivi di sviluppo dei suoi prossimi prodotti.
Le specifiche tecniche del nuovo modem non sono ancora state rese pubbliche, e le attese sono alte. MediaTek ha già dimostrato attraverso il suo modello T800 di avere soluzioni di efficienza energetica e integrazione avanzata, ma bisognerà vedere se il T900 potrà sostenere la concorrenza in termini di prestazioni nella pratica quotidiana. La scelta di MediaTek rappresenta non solo una sfida per la stabilità della supply chain di Google, ma anche un’opportunità per la società taiwanese di affermarsi nel mercato nordamericano e di competere con nomi di lungo corso, come Qualcomm.