É nato R1 – Your Personal Humanoid – il nuovo umanoide nell’ecosistema robotico dell’IIT– Istituto Italiano di Tecnologia. Design italiano, altezza variabile di 20 cm a partire da 1 metro e 25 cm, peso di 50 kg, 50% in plastica e 50% fibra di carbonio e metallo, è concepito per operare in ambienti domestici e professionali.
R1 -“Your Personal Humanoid” è stato realizzato, partendo dall’esperienza maturata da IIT su iCub, il robot umanoide per la ricerca più diffuso al mondo. R1 è anch’esso umanoide e ha elementi di unicità:
È progettato studiando le reazioni umane durante l’interazione con lui.
Lla sua Intelligenza Artificiale (IA) è studiata e sviluppata direttamente sull’umanoide. La maggior parte degli studi sull’IA sono condotti indipendentemente dall’esistenza di un corpo robotico. Al contrario, gli ultimi studi sulle neuroscienze dicono che l’intelligenza si sviluppa in maniera funzionale al corpo che la ospita.
Ha un corpo di nuova concezione, in cui sono utilizzati attualmente per il 50% della struttura materiali plastici.
R1 è stato realizzato in soli 16 mesi grazie alla collaborazione di una squadra di 22 scienziati e tecnici di IIT guidati da Giorgio Metta.
L’altezza di R1 è variabile, il suo corpo si estende da 125 a 140cm grazie a un busto allungabile. Le sue braccia si possono estendere di 13cm in avanti, per raggiungere oggetti lontani. Il torso può anche torcere lateralmente. Il movimento in autonomia è garantito da una batteria per circa 3 ore. Quando si scarica, basta collegarlo alla presa elettrica di casa tramite un alimentatore. R1 riesce a muoversi negli ambienti grazie a ruote con cui raggiunge una velocità di 2 km/h.
Il volto è costituito da uno schermo LED a colori, le cui facce stilizzate danno al robot le espressioni. Queste sono utili alla comunicazione non verbale con l’uomo. Lo schermo ospita i sensori per la visione: 2 telecamere stereo e 1 scanner 3D. Quelli per l’equilibrio. 1 accelerometro e 1 giroscopio. E quelli per la generazione e percezione del suono: altoparlanti e 1 microfono. Nella pancia alloggiano i 3 computer che governano le capacità del robot, dal calcolo al movimento della testa e al controllo dei sensori. Una scheda wireless permette al robot di collegarsi alla rete internet.
Le mani e gli avambracci del robot sono ricoperti di una pelle artificiale. Si tratta di un sensore che conferisce al robot il senso del tatto, permettendogli di “sentire” l’interazione con gli oggetti che manipola. Le mani del robot hanno la forma di due guanti a monopola, con un polso sferico. Il robot può sollevare pesi fino a 1,5kg e chiudere la presa attorno ad oggetti cilindrici come bottigliette e bicchieri.
Per rispondere agli standard di sicurezza, tutti i motori e giunti di R1 sono dotati di una sorta di “frizione” che controlla il movimento del robot. I motori totali sono 28: 2 per la testa e collo, 4 per il torso, 8 per ciascun braccio, 2 per ciascuna mano, 1 per ciascuna delle 2 ruote.
La squadra che ha originato R1 “Your Personal Humanoid” è giovane, con un età media di 37 anni.