Dopo un’attesa di più un anno, ecco finalmente la versione aggiornata degli auricolari Bluetooth true wireless di Huawei, le Freebuds Pro 4. Migliorare la qualità del modello dello scorso anno (le FreeBuds Pro 3) non era per nulla facile, dunque le aspettative – oltre che sulla qualità audio – si sono focalizzate tutte sul design e sulla capacità del nuovo algoritmo della cancellazione del rumore di offrire un’esperienza d’uso ancora più profonda ed appagante.
Huawei è riuscita in questa impresa? Scopriamolo insieme. Abbiamo testato gli auricolari con numerosi dispositivi, tra cui diversi smartphone Android e due computer laptop (ma le cuffie sono compatibili anche con gli iPhone).
Design in-ear e materiali
Esteticamente, le Freebuds Pro 4 presentano un design in-ear molto simile al modello precedente. Gli auricolari sono disponibili nelle colorazioni Black, White e Green (questa la versione in nostro possesso e utilizzata per la prova), e sono caratterizzati dal design Spectrum Silver Strings, che si ispira alla bellezza degli strumenti a corda. Ogni auricolare è rifinito con sei strati di lacca protettiva. La versione verde è elegante e sportiva, forse un po’ più femminile, quella nera un po’ più dal gusto orietaleggiante e per spiriti coraggiosi, quella bianca la più classica delle tre. Comune denominatore la finitura dorata che attraversa orizzontalmente i due bordi della custodia e contorna, nella parte inferiore, la connessione USb Type-C.
I comandi touch sono posizionati sulla parte interna dello stelo e, dopo un breve periodo di adattamento, risultano facili da utilizzare. Tutte le gesture possono essere personalizzate tramite l’app AI Life, che consigliamo di scaricare dall’AppGallery di Huawei per essere sicuri di avere accesso all’ultima versione. Si può scegliere il “tap” o “un leggero pizzicamento dello stelo” per rispondere, respingere o chiudere una chiamata, o per ascoltare un brano musicale, metterlo in pausa o saltare al brano precedente/successivo, mentre il volume richiede uno swipe da effettuarsi sullo stelo. Tutto particolarmente intuitivo.
Interfaccia utente
Dall’app Ai Life si possono selezionare numerose opzioni per la gestione della cancellazione del rumore, tra cui le modalità Dinamica, Comfort, Generale e Ultra (per luoghi estremamente rumorosi), così da adattare l’esperienza audio a ogni ambiente.
È possibile scegliere tra dare priorità alla qualità del suono o alla stabilità della connessione: la prima opzione comporta una leggera riduzione dell’autonomia della batteria ma rende il collegamento smartphone-auricolari meno affidabile in alcuni frangenti. L’app include anche un equalizzatore personalizzabile e una funzione che, tramite l’analisi del suono, suggerisce la dimensione corretta dei gommini per ciascun utente.
In termini di comfort, gli auricolari si adattano perfettamente all’orecchio e possono essere indossati per lunghi periodi senza causare fastidio. Ma la chicca è contenuta nella confezione: oltre ai classici gommini sostitutivi in silicone con misure small, large ed extra large, ci sono altrettanti inserti auricolari delle stesse misure in “memory foam“, un materiale più soffice che aderisce in modo più efficace al padiglione auricolare.
Qualità del suono
In tema di qualità audio le Freebuds Pro 4 si confermano una sicurezza. Grazie alla configurazione a doppio driver e a una potente unità dinamica a quadruplo magnete da 11 mm, gli auricolari offrono bassi profondi e alti cristallini. La tecnologia chiamata da Huawei Digital Cross-Over collabora a raggiungere un’esperienza sonora ancora più realistica.
Il dibattito sull’efficacia della cancellazione del rumore, invece, rimarrà aperto anche dopo l’uscita delle FreeBuds Pro 4. Huawei dichiara una diminuzione dei rumori di fondo fino a 100 decibel e un miglioramento del 30% rispetto alla generazione precedente. In alcuni scenari, l’effetto è chiaramente percepibile, in altri molto meno. Ma come sempre tanto dipende dalla sensibilità di ciascun timpano e dalla tipologia del rumore di fondo. Rollii e bassi vengono più facilmente “tagliati” rispetto agli alti e agli acuti.
Per noi, la modalità che ci è sembrata più efficace è stata quella della cancellazione dei rumori di fondo durante l’ascolto musicale, che permette davvero di isolarsi nell’ascolto ed astrarsi dal contesto. È indubbio, invece, che i migliori risultati si ottengano con i gommini in memory foam. Al contrario, la modalità Trasparenza, eccellente, è raccomandabile in tutte le situazioni in cui, al contrario, serve non isolarsi troppo da quello che ci circonda.
Per i gamer incalliti c’è la modalità bassa latenza, mentre l’Head Control, se attivato, permette di rispondere o di respingere una chiamata scuotendo la testa. Non manca il sensore che rileva quando indossiamo le cuffie e mette in pausa l’ascolto musicale quanto le sfiliamo dalle orecchie.
Autonomia
Gli auricolari integrano una batteria da 55 mAh ciascuno, mentre la custodia può contare su una capacità di 510 mAh e supporta anche la ricarica wireless a 5W.
L’autonomia come sempre è fortemente influenzata dalla tipologia di utilizzo: la chiamata vocale consuma maggiormente rispetto all’ascolto musicale, così come l’attivazione della cancellazione del rumore accorcia ulteriormente il tempo di utilizzo degli auricolari. Huawei dichiara diversi valori a seconda delle modalità di impiego: si va da un massimo di 6,5 ore in riproduzione musicale fino a 30 ore se l’uso avviene insieme alla custodia di ricarica, a un minimo di 3,5/18 ore con ANC attivata.
Due le osservazioni derivanti dalla nostra prova: i tempi forniti dal produttore, come per i modelli precedenti, sono molto vicini a quelli che si riscontrano nella realtà; utilizzando le FreeBuds Pro 4 per conversare, per ascoltare musica nei trasferimenti da casa al lavoro e attivando saltuariamente la cancellazione del rumore si ottengono circa 25 ore di autonomia, sommando la carica degli steli e della custodia nella quale vengono riposti. Un valore estremamente positivo che non richiede particolari attenzioni o parsimonie per arrivare a sera (e anche oltre).
Prezzo e disponibilità
Le Huawei FreeBuds Pro 4 sono disponibili su Huawei Store al prezzo di 199 euro nelle colorazioni Black, Green e White. Fino al 30 gennaio, con l’acquisto deIle FreeBuds Pro 4 si riceverà la Huawei Band 9 in omaggio.
Il nostro giudizio
Le Huawei Freebuds Pro 4 ci sono piaciute. E molto. Rappresentano un sensibile miglioramento rispetto al modello dello scorso anno e un enorme salto in avanti rispetto alle “Pro 2”. Offrono un’eccellente qualità del suono, una buonissima autonomia e una cancellazione del rumore soddisfacente. Il design resta più o meno invariato e osa soltanto con gli abbinamenti cromatici.
Il volume in conversazione, che in alcuni modelli della concorrenza resta inspiegabilmente troppo basso, è sempre adeguato senza dover mai raggiungere il livello massimo. Le cuffie sono versatili, si abbinano in modo perfetto agli smartphone Huawei, ma hanno il pregio di funzionare molto bene con tutti i dispositivi Android e iOS senza praticamente perdere alcuna funzione fondamentale (fra le poche cose che non avrete sarà la finestra pop-up che appare sul display dei telefoni Huawei quando aprite la custodia per indossare gli steli).
Le chiamate vocali sono stabili, l’audio fedele, l’ascolto musicale piacevole e caldo e la cancellazione del rumore sufficientemente efficace in diversi scenari.
Un perfetto mix di qualità che, a nostro parere, fanno delle FreeBuds Pro 4 un’alternativa ideale alle AirPods Pro di Apple e che permette loro di aggiudicarsi il nostro Award di qualità.
Infine, da non dimenticare, il prezzo, molto competitivo rispetto ai modelli top di gamma dei concorrenti. Concorrenti ai quali le FreeBuds Pro 4 non hanno proprio nulla da invidiare.
PRO
- Audio di qualità
- Volume alto
- Prezzo competitivo
CONTRO
- Versione nera con finiture in oro per coraggiosi
- Praticamente assenti le funzionalità esclusive dedicate alla EMUI