Redmi Note 7: la recensione di Cellulare Magazine

Redmi Note 7 ha da poco festeggiato il suo primo grande traguardo: la vendita di 10 milioni di pezzi in soli 129 giorni di commercializzazione. Una bella soddisfazione per il brand Xiaomi e per uno dei suoi dispositivi più popolari del momento. Inoltre Xiaomi ha anche annunciato che Redmi Note 7 è fra i dispositivi che riceveranno l’aggiornamento ad Android Q, con molta probabilità nei primi mesi del 2020. La presenza di Xiaomi sul mercato mondiale continua a consolidarsi, grazie a vendite positive e fatturati in crescita. Il produttore cinese è ormai uno dei player più importanti sullo scacchiere della telefonia mobile (e non solo) e la sua strategia di marketing appare sempre piщ avvolgente.
Nel 2018 è stata adottata infatti una nuova piattaforma multi-marca per gli smartphone e da gennaio Xiaomi e Redmi sono diventati marchi indipendenti (così come i marchi Black Shark, Meitu e POCO, tutti di proprietà di Xiaomi). Il brand Xiaomi sposerà sempre di più le tecnologie pionieristiche evolute, ponendosi come target i mercati di fascia medio-alta e commercializzando i suoi prodotti on-line e nei punti vendita fisici.
Il marchio Redmi invece mirerà al miglior rapporto qualità-prezzo e si concentrerà sui canali on-line. Il nuovo Redmi Note 7, oggetto della nostra prova, è uno smartphone che ha nel suo Dna tutta l’innovazione di Xiaomi, ma è divenuto un vero e proprio brand con un posizionamento ben delineato.
Il dispositivo riesce infatti a stupire, grazie a un eccellente rapporto qualità-prezzo. Ha una robusta scheda tecnica, tanta autonomia e una po- derosa fotocamera da 48 Megapixel. Il tutto per 199 euro nella configurazio- ne di memoria con 4 GB di Ram e 64 GB di Rom.

Colori: Space Black, Neptune Blue e Nebula Red e Moonlight White.


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Redmi Note 7: hardware al top

Come detto, Redmi Note 7 può contare su una robusta scheda tecnica. Si parte dal grande display da 6,3 pollici, un pannello touch di buona qualità con ampiezza sufficiente per qualsisi utilizzo e che, grazie alla tecnologia Ips, restituisce immagini realistiche con discreti colori. Solo la calibrazione del punto di bianco richiede un piccolo intervento manuale, perché di default sembra virare verso tonalità più calde. La risoluzione Full HD+ è adeguata per rendere visibili i dettagli di qualsiasi fotogramma o documento. Come sempre in casa Xiaomi, il cuore è rappresentato dall’interfaccia Miui, giunta alla versione 10, che potenzia e personalizza Android in versione 9. Un mix dirompente che equipaggia il dispositivo di utili funzioni. Citiamo, tra le tante, la possibilità di comandare il telefono tramite gesture e di clonare le applicazioni, ma anche una particolare attenzione alla sicurezza con il blocco/sblocco delle app tramite password o lettore delle impronte digitali. Segnaliamo, a tale proposito, che il Note 7 utilizza un sensore fisico sul dorso del dispositivo, che non produce l’effetto wow dei più evoluti scanner posizionati sotto il display, ma funziona con maggiore precisione. Il motore del sistema è il processore Qualcomm Snapdragon 660, una Cpu octa core che si è già distinta per le ottime capa- cità di calcolo e per i parchi consumi. In questo caso è affiancata da 4 GB di Ram e fornisce sempre la necessaria potenza. Ricordiamo che Redmi Note 7 è disponibile anche con il taglio di memoria da 3/32 GB al prezzo di 179 euro. Bene la sezione telefonica, con connessioni stabili e puntuali così come il volume delle conversazioni. Nella media la resa acustica, anche se, ogni tanto, l’audio appare un po’ metallico. Lo smartphone è un dual Sim ibrido: consente cioé di inserire due Sim contemporaneamente oppure una Sim e una scheda di memoria microSD. Dal punto di vista del design, abbiamo apprezzato le dimensioni minimaliste della “tacca” a goccia che ospita la fotocamera frontale. La soluzione lascia più spazio al display, anche se per una scelta del produttore le notifiche restano visibili nella barra superiore del touch screen solo per una breve frazione di tempo. Bisogna quindi consultare con frequenza la tendina dedicata alle comunicazioni dello smartphone o tenere sotto controllo i badge sulle icone delle applicazioni. Dettagli migliorabili ma non vitali nell’utilizzo quotidiano, che invece e beneficia di una notevole autonomia d’esercizio. Merito di un sistema ben ottimizzato e di una generosa batteria da 4.000 mAh.

Confezione, design e qualità costruttiva

Redmi Note 7 è costruito con materiali di ottima qualità e perfettamente assemblato. Eleganti le finiture. Nella colorazione nera la parte posteriore tende a sporcarsi facilmente. La poderosa fotocamera da 48 Megapixel fa bella mostra di sé, ma se qualcuno la potrà trovare “terribilmente hi-tech”, qualcun’altro la giudicherà fin troppo sporgente rispetto al profilo dello smartphone. .

Display

Il display dispone di una diagonale di 6,3 pollici e può contare sulla risoluzione Full HD+. La tecnologia Ips regala, al solito, immagini realistiche ed equilibrate. Segnaliamo la possibilità di correggere la temperatura del colore, impostazione che aiuta a migliorare la tendenza del pannello a virare verso tonalità troppo calde. Ottima in ogni condizione la reattività del touch screen.

Fotocamera

Il fiore all’occhiello del nuovo Redmi Note 7 è la fotocamera. Perché se non è facile trovare su uno smartphone un sensore da 48 Megapixel, è ancora più difficile trovarlo su un prodotto a meno di 200 euro. Il Note 7 ha una doppia unità di scatto da 48 + 5 Megapixel. Le aspettative sono ovviamente tante e in massima parte ben riposte. Il modulo fotografico può infatti ge- nerare immagini ad alta risoluzione o utilizzare l’abbondanza di pixel per gestire con buona precisione le più disparate condizioni di luce. In alcune situazioni il telefono espone quattro pixel, come se fossero uno solo, e ciò aumenta la superificie colpita dalla luce a beneficio di tutti i parametri del- le immagini. Certo, quando si apre una foto da oltre 40 MB, si rimane stupiti per la presenza di così tanti dettagli. La fotocamera tuttavia non raggiunge i livelli dei principali top di gamma e fatica in presenza di poca luce; in alcune situazioni, inoltre, palesa una minima latenza di scatto dalla pres- sione del pulsante. Bisogna solo farci l’abitudine, niente di più. Ma abbiate fede, a questo prezzo il livello medio si mantiene alto. Bene anche la resa dei video. Nel complesso tante luci e poche ombre: la realtà è che è davve- ro difficile trovare qualcosa di meglio sotto i 200 euro. E, per questo, il tele- fono è destinato a un successo di portata mondiale. Che si chiami Xiaomi o Redmi, poco conta.

Audio e ricezione

Buona la resa complessiva del comparto audio. Il volume, sia
 della capsula auricolare sia dello speaker è piuttosto alto. La qualità acustica denota qualche sporadico rimbalzo metallico ma nulla che possa pregiudicare la gradevolezza delle conversazioni telefoniche.
 Ben bilanciato il suono quando si utilizza lo smartphone per riprodurre contenuti musicali o per godersi film e video.

Batteria

La batteria da 4.000 mAh riesce a fornire energia sufficiente a coprire una lunga giornata di utilizzo e, con meno stress, vi accompagnerà per parte del giorno successivo.

Prestazioni

Il processore Qualcomm Snapdragon 660 conferma le ottime capacità
 di calcolo e muove senza indugio Android 9 e tutte le potenzialità
della Miui 10. Promossa anche
la sezione telefonica. Affidabile
 il comportamento del sensore per le impronte digitali. Spicca la buona resa energetica che, grazie alla generosa batteria, consente di coprire agevolmente anche le giornate più impegnative.

Il giudizio di Cellulare Magazine:
Redmi Note 7

Redmi Note 7 è un prodotto di grande interesse. Costa “solo” 199 euro, ma non va comprato solo
 per il prezzo, è uno smartphone maturo, con una scheda tecnica bene armonizzata e un software ricco di funzioni. Spiccano la potenza della fotocamera e l’affidabilità dell’autonomia. Il prezzo è la ciliegina sulla torta di un dispositivo destinato a diventare un sicuro “best seller” a livello mondiale. E il particolare rapporto prezzo qualità vale a Redmi Note 7 il nostro Award Best Price 2019.

PRO

  • Il rapporto qualità/prezzo è alto
  • La fotocamera da 48 Megapixel assicura ottimi scatti diurni
  • Autonomia d’esercizio notevole

CONTRO

  • Lo slot dual Sim è ibrido. Utilizzando la microSD si perde la seconda linea
  • La fotocamera talvolta mostra un leggero ritardo nello scatto
  • Design poco originale

7,5 Voto Finale