Dopo aver conquistato le reti 5G, Stati Uniti e Cina si preparano una nuova sfida tecnologica: quella del 6G. Le due superpotenze stanno investendo in maniera importane nella prossima generazione di reti cellulari e, questa settimana, un industriale legato al governo cinese cita in un rapporto una precisa data di lancio.
Samsung ha menzionato l’anno scorso una prima implementazione del 6G entro il 2028, due anni prima della scadenza del 2030 prevista da molti analisti. E proprio in un rapporto che discute le applicazioni tecnologiche e il potenziale della prossima generazione di reti cellulari, un industriale sostenuto dal governo cinese si propone con l’obiettivo nazionale di lanciare commercialmente il 6G nel 2030.
Nel rapporto viene citata una velocità di rete fino a 10 volte più veloce del 5G oltre ad essere una sorta di guida per il settore gettando le basi per la ricerca e lo sviluppo di questa futura infrastruttura. Come GizmoChina, scopriamo finalmente un elenco di possibili applicazioni commerciali, che vanno dal cloud XR (tecnologia di realtà comunicazione firmata Nvidia), alla comunicazione olografica, passando per l’interconnessione sensoriale, la comunicazione interattiva intelligente o più semplicemente la copertura di rete globale.
All’appello anche Giappone ed Europa
Tuttavia, la Cina non è la sola a interessarsi da vicino al 6G. Vera e propria sfida tecnologica per il futuro. Come è stato per il 5G, questa rete mobile di sesta generazione è già oggetto di colossali investimenti da parte di tutte le grandi potenze. A fine dell’anno scorso, la Cina era davanti a tutti nel lancio del suo primo satellite sperimentale 6G mentre gli Stati Uniti e il Giappone sono impegnati con 4,5 miliardi di dollari dallo scorso aprile e investire.
Anche l’Europa è coinvolta in questa nuova corsa, in particolare attraverso il suo progetto di ricerca Hexa-X , svolto sotto l’operato della scandinava Nokia.