Anno nuovo roaming nuovo. Cambiamo i prezzi del traffico Internet con il 1 gennaio 2020. Nell’ambito dell’accordo fra gli stati dell’Unione Europea, che ha portato nel tempo alla diminuzione dei costi per parlare e navigare in Internet con il nostro smartphone all’estero. Un processo iniziato molti anni fa e che, anno dopo anno, ci ha condotto fino all’adozione del cosiddetto Roaming Zero, introdotto il 15 giugno 2017, che oggi permette di utilizzare quasi interamente le soglie dei nostri piani domestici per parlare e navigare anche oltre confine.
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Diciamo “quasi” perché in effetti il traffico Internet è ancora limitato e quindi inferiore rispetto a quanto disponiamo nel nostro Paese.
Ma il 2020 porta una buona notizia: sempre nell’ambito degli accordi europei, il costo di un Gigabyte scende da 4,5 a 3,5 euro. Dal momento che il quantum commerciale di cui si può disporre all’estero discende da una formula matematica, ciò vuol dire che dal 1 gennaio 2020 tutti i piani avranno disposizione un quantitativo di GB più alto.
In pratica, il calcolo che va fatto per conoscere il monte GB a disposizione è il seguente: costo dell’offerta commerciale (Iva esclusa), diviso 3,5 (il costo odierno di 1 GB) per 2 (numero moltiplicatore fisso). Tale formula vale per tutti gli operatori telefonici che, con la diminuzione del costo del GB da 4,5 a 3,5 euro, dovranno adeguare verso l’alto la porzione di GB che ci spetta all’estero.
Facendo un calcolo a spanne, tutti coloro che pagano all’incirca 10 euro al mese, dovrebbero ricevere a partire dal nuovo anno 1 GB in più all’estero.
Ma non è finita, perché gli accordi prevedono che il costo del GB continui a scendere a 3 euro nel 2021 e a 2,5 euro nel 2022. Ciò significa che a partire dal prossimo anno dovremmo avere a disposizione un’ulteriore porzione aggiuntiva di GB da utilizzare all’etero.