Safari e Google Chrome lasciano abbastanza spazio per i browser concorrenti sugli ecosistemi iOS e Android? La domanda viene ora posta dai regolatori britannici della Competition and Markets Authority (CMA). Quest’ultima ha aperto la scorsa settimana un sondaggio volto a misurare la predominanza dei browser Apple e Google sugli smartphone.
Come sottolinea Reuters, l’indagine segue una procedura di consultazione avviata a giugno, le cui conclusioni hanno richiesto l’apertura di un’indagine approfondita che dovrà anche stabilire se Apple stia limitando o meno l’implementazione del Cloud Gaming su iPhone e iPad frenando la pubblicazione di alcune applicazioni (come Nvidia GeForce Now o Xbox Cloud Gaming) sul suo App Store.
Apple e Google nel mirino dell’Antitrust
“Molte aziende e sviluppatori web britannici ci dicono di sentirsi frenati dalle restrizioni imposte da Apple e Google”, ha dichiarato Sarah Cardell, direttore ad interim della CMA, in un comunicato stampa. “Abbiamo in programma di verificare se le preoccupazioni che abbiamo sentito sono giustificate e, in tal caso, mettere in atto misure per migliorare la concorrenza e l’innovazione in questi settori”.
Da parte sua, Google torna ai suoi soliti argomenti di difesa, indicando che Android offre agli utenti una scelta più ampia di applicazioni e mercati delle applicazioni (nonostante alcuni casi suggeriscano il contrario) rispetto a qualsiasi altra piattaforma mobile. “Android consente inoltre agli sviluppatori di scegliere il motore di navigazione che desiderano, ed è stato il punto di partenza per milioni di applicazioni”, continua l’azienda, i cui commenti ci sono stati riportati da Reuters. “Ci impegniamo a creare piattaforme aperte e prospere che diano potere ai consumatori e aiutino gli sviluppatori a creare attività di successo”, continua Google.
La reazione di Apple a questa indagine è più o meno equivalente. L’azienda ha promesso in particolare di dialogare in modo “costruttivo” con la CMA… ma soprattutto di spiegarle quanto il suo approccio “promuova la concorrenza e la scelta, garantendo la tutela della privacy e della sicurezza dei consumatori”.
Ricordiamo che nonostante le posizioni ufficiali di Apple e Google, le due società vengono regolarmente individuate per le loro pratiche anticoncorrenziali. Sono già oggetto di altre indagini antitrust in Europa e nel Regno Unito.