E dal lancio dei nuovi Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge che Samsung ha deciso di adottare processori proprietari all’interno dei propri dispositivi di fascia alta, soluzioni mature capaci di offrire buone prestazione e consumi contenuti. Da tempo circolano voci sul futuro dei SoC Exynos che, con tutta probabilità, vanteranno una nuova architettura proprietaria denominata “Samsung Mongoose” basata su una soluzione a quattro core Cortex-A72 di ARM. Nonostante il ritorno al quad-core possa sembrare una pessima idea, sulla carta le performance dovrebbero aumentare anche in virtù della scarsa compatibilità mostrata dagli attuali processori ad otto core con il parco software a disposizione.
In mezzo ai tanti rumors del web sono apparsi i primi presunti punteggi di benchmark capaci di far impallidire quelli fatti registrare dall’attuale Exynos 7240 a bordo di Galaxy S6/S6 Edge + e Note 5 (ndr: 5000 punti in multi core e 1480 in single core).
Samsung Mongoose
- Modalità standard: 7497 punti in multi core e 2136 punti in single core
- Modalità risparmio energetico: 5263 punti in multi core e 1698 punti in single core
- Modalità Ultra risparmio energetico: 3489 punti in multi core e 1323 punti in single core
Nonostante i benchmark non rappresentino le reali prestazioni di un dispositivo poiché queste vengono alterate da tanti altri fattori, non ci sono dubbi che Samsung sia sulla strada giusta per poter continuare a produrre in casa propria tutti i componenti necessari ad evitare forniture esterne. Se difficilmente nel 2015 potremo vedere i primi processori basati su Samsung Mongoose, non escludiamo che questi possano debuttare già con la prossima generazione di top gamma.
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