I produttori di orologi connessi continuano a presentare non solo nuovi modelli, ma anche sensori sempre più avanzati per ottimizzare il monitoraggio della salute, dalla frequenza cardiaca al livello di ossigeno nel sangue, fino alla temperatura corporea.
L’importanza degli algoritmi per la precisione dei dati
Sebbene l’hardware sia fondamentale, non è tutto. I produttori devono continuamente sviluppare e perfezionare i propri algoritmi per garantire che i dati registrati dai dispositivi siano il più possibile accurati e riflettano fedelmente le condizioni degli utenti.
In questo contesto, Samsung ha lanciato una nuova iniziativa nel campo della salute, denominata Samsung Health Research Stack. A differenza di molte aziende che proteggono gelosamente i propri dati – basti pensare a Firstbeat di Garmin o ai laboratori di Huawei – Samsung sta aprendo le porte al contributo esterno per accelerare lo sviluppo delle tecnologie legate alla salute.
Dati sanitari a disposizione dei ricercatori
Samsung Health Research Stack è progettato per offrire un kit di sviluppo software (SDK), un gestore di dati sanitari e una piattaforma per lo sviluppo di applicazioni dedicate agli orologi o agli smartphone connessi.
Come riportato da Sam Mobile, Samsung Health Research Stack include l’accesso a una vasta gamma di dati sanitari, dai sensori di frequenza cardiaca fino all’elettrocardiogramma e ai dati del sonno. L’obiettivo è consentire agli sviluppatori e ai ricercatori di utilizzare questi dati per condurre studi clinici e sviluppare nuove applicazioni, fornendo a Samsung le informazioni necessarie per migliorare ulteriormente i propri algoritmi.
Compatibilità estesa anche ad altri dispositivi Wear OS
Un altro aspetto interessante è che il Samsung Health Research Stack non è limitato ai soli dispositivi indossabili di Samsung. È infatti compatibile con altri smartwatch basati su Wear OS, tra cui modelli di Google, OnePlus, Ticwatch e Xiaomi, ampliando così il potenziale bacino di utenti e dati a disposizione dei ricercatori.