Funzionalità di tracciamento mancante
Una delle novità più attese per i telefoni Android di quest’anno è l’introduzione della possibilità di essere localizzati anche quando la batteria è scarica.
Tuttavia, si è scoperto che il prossimo flagship di Samsung, il Galaxy S25 Ultra, non offrirà questa importante funzionalità. Secondo un’analisi condotta da Android Authority, all’interno del codice è stato rinvenuto una protocollo di tracciamento Bluetooth disattivato. Grazie a tale protocollo, il dispositivo non potrà essere localizzato sulle mappe di ricerca una volta esaurita l’autonomia.
È fondamentale notare che queste informazioni riguardano dettagli preliminari su un dispositivo non ancora lanciato, il che significa che potrebbero verificarsi cambiamenti prima della sua presentazione ufficiale.
Dettagli sulla protocollo Bluetooth disattivato sul Galaxy S25 Ultra
La mancanza di un protocollo Bluetooth attivo nel Samsung Galaxy S25 Ultra rappresenterebbe una delusione rispetto alle aspettative degli utenti. Il protocollo, che resta inattivo, impedisce il tracciamento del dispositivo una volta che la batteria è esaurita, limitando ulteriormente la già fragile situazione di rintracciabilità in assenza di autonomia.
Queste funzionalità sono diventate parte integrante della maggior parte degli smartphone moderni e la decisione di disabilitarle potrebbe essere vista come una mancanza di considerazione per le esigenze degli utenti.
Secondo le informazioni analizzate, il sistema di tracciamento che si basa su segnalazioni Bluetooth da altri dispositivi nelle vicinanze non sarà disponibile. Di conseguenza, il Galaxy S25 Ultra non sarà in grado di comunicare con altri smartphone per trasmettere la sua posizione quando non ha più energia, lasciando gli utenti senza una soluzione utile in caso di smarrimento.
Confronto con altre soluzioni di tracciamento
Il sistema di tracciamento offline di Google si distingue nettamente per le sue capacità di operare anche quando un dispositivo è privo di carica.
Basato su un’architettura robusta, questo servizio utilizza segnali Bluetooth e dati di prossimità da altri dispositivi Android nelle vicinanze. Tale sistema consente a milioni di utenti di localizzare le proprie apparecchiature attraverso una rete diffusa e ben integrata. Questo approccio è simile a quello messo in atto da Apple con la sua rete “Find My”, che sfrutta il vasto ecosistema dei dispositivi Apple per garantire tracciabilità.
Inoltre, la funzione di Google, che consente di rimanere tracciabili per alcune ore dopo che la batteria si è scaricata, rappresenta un vantaggio competitivo. Le impostazioni di attivazione, facilmente accessibili attraverso il menù di configurazione del dispositivo, permettono agli utenti di scegliere diverse opzioni per ottimizzare la ricerca del proprio dispositivo. Al contrario, il Galaxy S25 Ultra, privato di un protocollo attivo, non potrà beneficiare di queste opportunità e rischia di deludere gli utenti più attenti alla sicurezza e alla rintracciabilità dei propri smartphone.
Mentre altri marchi offrono soluzioni integrate e proattive per il tracciamento dei dispositivi, l’assenza di un sistema simile nel Galaxy S25 Ultra potrebbe influenzare negativamente l’accettazione e la soddisfazione della clientela.