La sfida è iniziata: il servizio di pagamento Samsung Pay è da ieri attivo negli Stati Uniti e si appresta a rivaleggiare con i concorrenti di Google e Apple.
Grazie a Samsung Pay lo smartphone si trasforma in un borsellino elettronico, permettendo di pagare – a differenza di Apple Pay e Android Pay, che richiedono POS dotati di tecnologia Nfc – anche con gli attuali lettori di bancomat e carte di credito. Ed è questo uno dei punti di forza del servizio.
Nei programmi del produttore coreano, Samsung Pay – al momento confinato ai modelli di fascia alta della famiglia Galaxy – arriverà anche in Regno Unito, Spagna e Cina. Se i dati saranno positivi, è facile supporre un’ulteriore diffusione.
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