L’ufficio del Procuratore Supremo (SPO) ha riferito che il Presidente sudcoreano Park Geun-hye ha cospirato insieme a Choi Soon-Sil nel tentativo di ricevere tangenti dal gruppo Samsung. L’SPO ha accusato il Presidente Park e la sua confidente di trarre profitto dalle ambizioni del Vice Presidente Samsung ed erede Jay Y. Lee (in foto .ndr), che starebbe cercando di rafforzare il suo controllo nella fusione delle due più grosse filiali della società. In seguito al controverso consolidamento di Samsung C&T e Cheil Industries in cui Lee è stato accusato di favorire con tangenti, ci sono nuove conferme sul fatto che la fondazione della famiglia Lee si sia rafforzata con manovre politiche illegali.
Lunedì, l’ufficio del Procuratore Speciale ha rivelato alcuni dettagli sull’indagine scandalo che ora abbraccia anche il Presidente Park, riferendo che il più grande fondo pensionistico statale nel Paese (il National Pension Service) ha votato a favore della fusione nonostante si aspettasse una perdita di 119 milioni.
La SPO sostiene che Lee e un altro dirigente di Samsung abbiano cospirato per corrompere il Presidente Park e Choi utilizzando fondi aziendali. Lo stesso Presidente ha di recente perso i suoi poteri ed è in attesa che la Corte Costituzionale decida se sostenere o meno la decisione del Parlamento di accusarlo.
Attualmente, Lee e Choi sono entrambi in carcere in attesa di giudizio. Il processo del Vice Presidente di Samsung è programmato per giovedì e non durerà più di tre mesi secondo il legislatore.
Le performance finanziarie del produttore coreano non dovrebbero soffrire di queste incertezze nel breve periodo ma a fine di questa settimana ne sapremo di più sul futuro della dirigenza.
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