Apple avrebbe ingiustamente goduto di sgravi fiscali in Irlanda, Paese in cui ha una sede operativa centrale per il business europeo.
Per questi e altri motivi, a giugno, la Commissione Europa ha aperto un’inchiesta sulle pratiche fiscali di Apple e altre note compagnie come Starbucks, Fiat e Google in vari stati del Vecchio Continente. Stando ai dati raccolti, la società di Cupertino pagherebbe meno del 2% di tasse e completerebbe la differenza con accordi “sottobanco” presi con lo stato irlandese. A perderci però, sono ovviamente anche tutte le filiali europee che per ragioni legislative si ricollegano a quella irlandese, Italia compresa.
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Infine, un report ufficiale vede in questi anni poco più di 137 miliardi di dollari cash totalizzati da Apple e destinati ai paradisi fiscali.
Rimangono invece i dubbi sui reali vantaggi accumulati dall’Irlanda in tutta questa vicenda. Praticamente certa, invece, la multa miliardaria che la Commissione europea sta preparando per la compagnia della mela morsicata…