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Emporia ritorna in Italia. Senior e smartphone, la tecnologia non ha età

Senior sempre più al passo con i tempi e sempre più smartphone addicted. A dirlo è un’indagine appena condotta da Astra Ricerche per Emporia. Il produttore austriaco, pioniere in materia di feature phone facili da usare per over 60, ha voluto mettere a fuoco l’approccio dei senior alla tecnologia, in particolare a cellulari e smartphone.

Il brand austriaco ritorna infatti in Italia guidato da Mauro Invernizzi, manager che vanta un’ampia esperienza nel settore, a seguito di un’importante attività di crescita sul mercato europeo, che l’ha visto posizionarsi come marchio specializzato in prodotti volti alla cura e all’assistenza dei senior, tramite un’offerta di dispositivi telefonici mobile, sia tradizionali che smartphone semplificati, e un intero portfolio di accessori volti a semplificarne la vita e la comunicazione.

La ricerca e il campione in esame

Sviluppata da Astra Ricerche per emporia, la ricerca è stata sviluppata in Italia dal 5 al 12 febbraio. A comporre il campione di riferimento, senior dai 65 agli 85 anni, distribuiti da Nord a Sud del Belpaese, divisi in modo equilibrato tra uomini (45,7%) e donne (54,3%). A seguito di 702 interviste, i dati raccolti hanno permesso di mettere a fuoco la predisposizione attuale degli anziani verso il mondo della tecnologia e, in particolare, verso l’utilizzo di cellulari e smartphone nella quotidianità.

I risultati

La ricerca di emporia ha evidenziato che i senior made in Italy presentano un alto grado di indipendenza nella vita di tutti i giorni e soprattutto nell’utilizzo di dispositivi tecnologici. Decisioni di acquisto e supporto nell’utilizzo dei dispositivi mobile non sono più sola prerogativa di figli e nipoti. Anche le persone anziane decidono per sé. I cellulari rappresentano per la generazione over 60 uno strumento importante non solo per combattere la solitudine, ma anche per affrontare tutti gli impegni della vita quotidiana in autonomia. La ricerca ha svelato diversi dati riguardo la capacità di autogestione degli anziani, evidenziando un cambiamento radicale in una fetta di mercato che fino a pochi anni fa vedeva figli e parenti come principali, se non unici, decisori di acquisto.

I dati a sostegno di senior più hi-tech

A confermare la tesi che vede i senior come padroni della propria digitalizzazione, il 65,1% degli intervistati dichiara di aver completato il processo di acquisto del proprio dispositivo telefonico mobile da sol. Tanto che solo il 24,5% dichiara di aver lasciato l’onere a figli o parenti. Le informazioni necessarie a completare l’acquisto rimangono comunque prerogativa di persone terze. Il 30,3% del campione intervistato si affida per consigli e suggerimenti a parenti e amici, seguito da un 27,6% che si lascia guidare dal personale di vendita. In ogni caso dai dati risulta che solo una piccola parte dei senior si disinteressa totalmente al processo di acquisto (17,2%). Stessa indipendenza si mostra nell’utilizzo. Il 51,9% degli intervistati ha detto che, nei primi momenti di utilizzo del loro device, non ha avuto bisogno di alcun tipo di aiuto, mentre il 39,7% si è affidato ai parenti.

Il passaggio dai cellulari agli smartphone

L’utilizzo di smartphone, comparati ai tradizionali telefoni con tasti fisici, sta acquistando terreno, con ben il 71,1% di persone che preferisce un modello con tastiera touch e funzionalità integrate rispetto al tradizionale telefono clamshell o con tasti fisici. Questa percentuale si compone principalmente di senior dai 65 ai 74 anni. Solo il 10,5% di intervistati invece dichiara di non possedere alcun dispositivo mobile, e i dati mostrano una netta prevalenza di senior over 75. Analizzando invece le motivazioni di chi sceglie di non utilizzare uno smartphone, emerge che il 68% di intervistati trova gli smartphone molto scomodi (difficoltà nel digitare, nel leggere lo schermo, etc.). Il 21,2% parla di costi troppo alti, sia rivolti all’acquisto del device che delle tariffe degli operatori, e il 39,9% teme un funzionamento troppo complicato.

Il telefono come apertura al mondo

Dalla ricerca emerge un altro cambiamento rilevante: gli anziani non vedono più il telefono come fine per rimanere in comunicazione con i loro cari. Il 47,8% degli intervistati, seppur dichiarando che il fattore comunicazione sia tuttora importante, afferma che in egual misura utilizzano i loro dispositivi mobile per altre funzioni, come le app di messaggistica (70,2%), foto e video (54,9%), e-mail (47,6%). Le funzionalità di monitoraggio della salute e le possibilità di invio automatico dei propri dati al medico di famiglia, invece, sono tra le caratteristiche che hanno accumulato meno risposte, andando a indicare che in questo caso il senior continua a preferire le metodiche tradizionali. Infine, l’utilizzo dei social media si configura ancora come un’area poco presidiata: togliendo Whatsapp, che raccoglie il 71,2% di risposte, i restanti social ottengono percentuali sotto il 15%. Solo Facebook si configura come social media in utilizzo, come dichiarato dal 38,9% dei partecipanti.