Siri si rinnova. Nel corso del keynote dell’edizione 2020 della WWDC, trasmesso ieri sera, Apple ha rivelato diverse novità interessanti per quanto riguarda l’assistente vocale a disposizione di iPhone e iPad. Scopriamo insieme le novità e le curiosità del suo percorso.
Translate in undici lingue
La società di Cupertino ha annunciato l’applicazione Translate, che supporta la traduzione in tempo reale in undici lingue: inglese, cinese mandarino, francese, tedesco, spagnolo, italiano, giapponese, coreano, arabo, portoghese e russo. Per utilizzare questa nuova funzionalità, basta attivare il microfono e parlare. Ci penserà Siri a tradurre in tempo reale per far capire all’interlocutore quello che si sta dicendo.
UI più compatta e vocali più veloci
Adesso Siri ha anche una UI più compatta rispetto al passato e può far comparire a schermo i widget delle varie app quando vengono effettuate determinate richieste. L’assistente potrà poi essere utilizzato per inviare messaggi vocali rapidamente.
Correva l’anno
Accanto alle novità, ecco un salto nel passato. Quando debutta l’assistente di Apple? La sua presentazione al mondo avviene il 4 ottobre del 2011, nel corso dell’evento di lancio dell’iPhone 4S. Sembra preistoria, e invece non sono neanche dieci anni fa.
Hey Siri
E’ con il lancio di iOS 8 che fa la comparsa il comando vocale “Hey Siri” per attivare l’assistente vocale, impegnarlo con tutte le nostre richieste e divertirci con i suoi molti errori di pronuncia.
L’identità dietro alla voce
Negli Stati Uniti a prestare la voce è l’attrice Susan Bennet. Secondo leggende metropolitane, quando Apple presenta all’artista Siri, la descrive come una sorta di progetto relativo un sistema telefonico di messaggistica. Se negli States l’identità della speaker è nota, in Italia è ancora anonima.
Il significato di Siri
In norvegese significa “bella donna che ti guida alla vittoria“. Un nome indovinato per un assistente vocale sempre più intelligente e preparato.
La paternità norvegese
Il padre di Siri è il norvegese Dag Kittlaus. A 34 anni (nel 2010) riceve una telefonata da Steve Jobs in persona, interessato ad acquistargli l’invenzione. L’affare va in porto. Apple acquisisce Siri per 200 milioni di dollari nel 2010.