Anche Sky si adegua all’andazzo degli operatori mobili e dal 1 ottobre passerà dalla fatturazione mensile a quella settimanale.
Come risultato, l’utente pagherà 13 invece che 12 mensilità all’anno. Un aumento di poco meno del 10% sugli importi degli abbonamenti.
La conferma alla notizia viene leggendo la pagine delle FAQ dell’assistenza Sky, che spiega così il cambio di rotta: “Dal 1° ottobre 2017 l’importo del tuo abbonamento sarà calcolato e fatturato ogni 4 settimane e non più su base mensile. Se hai scelto un metodo di pagamento bimestrale l’importo del tuo abbonamento sarà calcolato e fatturato ogni 8 settimane. Se hai scelto un abbonamento annuale la frequenza di fatturazione rimane la stessa“.
E ancora: “La nuova periodicità di fatturazione ogni 4 settimane comporta, in caso di fatturazione mensile, la ricezione di 13 fatture in un anno e non più 12, con un conseguente incremento del costo dell’abbonamento pari all’8,6% su base annua.
Se hai scelto una fatturazione bimestrale, l’attuale costo dell’abbonamento sarà calcolato e fatturato ogni 8 settimane, con un conseguente incremento del costo dell’abbonamento pari all’8,6% su base annua. Se invece hai scelto una fatturazione annuale, i rinnovi ed eventuali variazioni dell’abbonamento annuale successivi al 1° ottobre 2017 subiranno un aumento dell’8,6%.
Se benefici di una o più promozioni attive, il costo dell’abbonamento sarà calcolato e fatturato ogni 4 settimane ma ti sarà garantito il mantenimento delle condizioni contrattuali sottoscritte per tutta la durata della promozione. Alla fine del periodo promozionato l’offerta passerà al listino in vigore con il costo dell’abbonamento fatturato ogni 4 settimane”.
Ai clienti delusi, come sempre, non resta che recedere dal contratto, naturalmente senza che sia applicata alcuna penale.