Canalys ha diffuso oggi i dati di vendita degli smartphone per il primo trimestre dell’anno. Come da tradizione, il periodo tende a mostrare un andamento delle vendite piuttosto lento, dopo le abbuffate del Black Friday e del Natale.
Quest’anno, tuttavia, il rallentamento è più evidente del solito ed è da ascrivere a diversi fattori come la guerra in Ucraina, i nuovi lock down visti in Cina e la corsa verso l’alto dell’inflazione mondiale. Tutti questi eventi hanno portato a un calo dell’11% delle spedizioni di smartphone nel trimestre gennaio-marzo 2022.
I due principali produttori, Samsung e Apple, hanno lanciato dispositivi di alta gamma, tecnologicamente evoluti, prodotti che li hanno aiutati ad espandere le loro quote di mercato, mentre gli altri tre produttori nella Top 5 hanno mostrato flessioni.
Samsung è in testa alla classifica mondiale delle vendite con una quota del 24%, in aumento rispetto al 19% del trimestre precedente e al 22% del primo trimestre dello scorso anno.
Come al solito, il lancio degli iPhone verso la fine dell’anno ha provocato un’impennata nelle quote di Apple nel quarto trimestre, ma (come al solito) Samsung ha risposto quasi subito con vendite sostenute per i suoi flagship della serie Galaxy S22 e con una solida domanda per la serie Galaxy A.
Ma Apple continua a sorridere. Nonostante le segnalazioni riguardanti la riduzione della produzione, l’iPhone SE di terza generazione rappresenta un “importante driver di volume di fascia media per Apple“, scrivono gli analisti di Canalys. Gli operatori richiedono telefoni 5G “da vendere” e il modello SE (2022) è l’iPhone 5G più economico che ci sia. Anche la serie iPhone 13 continua a registrare buone prestazioni di mercato.
Xiaomi mantiene il terzo posto con una quota del 13%, un punto percentuale in meno rispetto allo scorso anno. La performance più forte è stata registrata dalla popolare serie Redmi Note. Oppo (i dati di Canalys includono anche i modelli di OnePlus) si attesta al 10% (in calo rispetto all’11% di un anno fa ma con un punto percentuale in più rispetto al quarto trimestre 2021).
vivo rimane all’8%, dopo aver toccato il 10% di quota nel primo trimestre dello scorso anno.
Il rapporto Canalys si conclude con un messaggio di speranza per il futuro: “La buona notizia è che la forte carenza di componenti dovrebbe alleviarsi prima del previsto, il che contribuirà sicuramente ad togliere un po’ di pressione dai costi“.