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La spesa online conquista le famiglie italiane: +4,6% nel primo trimestre

Mai come in questo periodo gli italiani apprezzano la possibilità di fare la spesa online. Prudenza, timori ma certamente anche tanta comodità per un servizio fino a oggi non molto utilizzato, tanto che in tanti a seguito del boom della spesa a casa avrebbero voluto provarlo ma non ci sono riusciti.

A fare la fotografia di queste dinamiche è GfK. L’istituto di analisi di mercato ci dice che nel primo trimestre 2020 in Italia il numero di famiglie che ha acquistato online di beni di largo consumo – e in particolare quelli in gergo tecnico chiamati Fast-Moving Consumer Goods (come appunto gli alimentari) – è cresciuto del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. In tanti sicuramente hanno iniziato a fare la spesa online, invece di recarsi al supermercato, nel periodo di lockdown per l’epidemia da Coronavirus. Ciò è confermato dal fatto che il boom dell’accesso a questo tipo di servizio – oggi offerto dalle grandi catene come ad esempio Esselunga, Carrefour ma anche da realtà più piccole del commercio al dettaglio – è stato a marzo.

Non è tutto, il 37% di chi ha fatto la spesa online invece che al supermercato non aveva mai utilizzato il servizio nei 12 mesi precedenti. E i retailer si sono trovati impreparati di fronte a una mole così grande di richieste. Lo testimonia il fatto che il 19% delle famiglie del campione di GfK ha detto di non essere riuscita a fare la spesa online.

Quello che ora resta da capire è se chi ha ormai dimestichezza con questo tipo di servizio proseguirà a utilizzarlo anche nella Fase 2, appena iniziata, e in seguito. I costi non sono elevati – si parla di circa 5 o 7 euro a consegna e ci sono promozioni e agevolazioni anche per alcune categorie di persone – e si può risparmiare molto tempo. Ma sapranno gli italiani rinunciare al piacere di passeggiare fra banconi e scaffali alla ricerca di cosa mettere in tavola per cena? I supermercati comunque non perderanno l’occasione di fidelizzare i nuovi clienti ed evolveranno il servizio per renderlo ancora più attraente magari con abbonamenti o con altri incentivi.

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Stefano Cavallaro

Giornalista professionista, segue da tempo il settore della consumer electronics con particolare focus su mobile technology e photo imaging. In passato si è occupato di cronaca su radio e giornali locali.